Il valore del "grazie" secondo Francesco
Il pontefice ha presieduto l'Eucarestia che ha chiuso il Giubileo mariano commentando il Vangelo del giorno. "Spesso diamo per scontato tutto, anche con Dio". Ma poi bisogna tornare indietro a ringraziare. Nell'Angelus il pensiero per Haiti colpita dal violento uragano.
Ci sono tanti in rappresentanza della devozione mariana italiana a piazza San Pietro per il Giubileo loro dedicato. Papa Francesco conclude con la Santa Messa i due giorni di spiritualità che ieri sera aveva aperto con la veglia nel colonnato del Bernini e che aveva avuto un altro momento culminante nell'adorazione eucaristica silenziosa. Un sentimento di gratitudine, quello che il Papa vuole ricordare a tutti, soprattutto sulla scorta della pericope evangelica odierna, che racconta di dieci lebbrosi purificati da Gesù. Così, Francesco chiede alle migliaia di fedeli presenti se “sappiamo dire grazie” o se magari abbiamo dimenticato questa parolina. L'invito, che risuona per l'intera omelia, è quello di "riconoscere con stupore e gratitudine i doni di Dio". Riconoscerli nei diversi ambiti della propria storia personale, perché nessun aspetto della vitasia privo del ringraziamento al Padre celeste. Francesco incalza: "quante volte ci diciamo grazie in famiglia, in comunità, nella Chiesa? Quante volte diciamo grazie a chi ci aiuta, a chi ci è vicino, a chi ci accompagna nella vita?", suscita riflessione. Ricorda che "spesso diamo tutto per scontato, anche con Dio". Perché "è facile andare dal Signore a chiedere qualcosa, ma tornare a ringraziarlo…". Tornare indietro è spesso difficile, richiede un atto di fede. In Dio e nell'uomo, se è vero che il sentimento di gratitudine non ha confini né religione. "Quanti stranieri anche persone di altre religioni, ci danno esempio di valori che noi talvolta dimentichiamo o tralasciamo" - esclama Francesco.
Al termine della celebrazione, la preghiera dell'Angelus Domini. Il pensiero del Papa corre all'uragano che ha colpito Haiti. "Ho appreso con dolore delle gravi conseguenze causate dall’uragano che nei giorni scorsi ha colpito i Caraibi, in particolare Haiti, lasciando numerose vittime e sfollati, oltre che ingenti danni materiali”. Francesco ha assicurato la sua “vicinanza alla popolazione” e la fiducia nel “senso di solidarietà della Comunità internazionale, delle istituzioni cattoliche e delle persone di buona volontà”.
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