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La carne al fuoco della terza parte del Sinodo

Ieri e oggi 93 interventi. Diversi padri hanno trattato il tema dell'Eucarestia ai divorziati risposati.

La carne al fuoco della terza parte del Sinodo

“Oggi una mission impossible: riferire sui 93 interventi sulla terza parte dell’Instrumentum laboris, ieri e questa mattina. Oggi pomeriggio dovrebbe chiudersi il dibattito generale sulla terza parte”. Ha esordito così padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa della Santa Sede, aprendo il briefing odierno sul Sinodo. Molti, ha riferito p. Bernard Hagenkord, gli interventi in lingua tedesca sull’importanza della “difesa della dottrina cattolica su matrimonio e famiglia. La Chiesa, è stato detto da qualcuno, non ha né il potere né l’autorità di cambiare la Parola di Dio”. Alcuni hanno osservato: “Non siamo ufficiali incaricati di controllare la purezza dei cristiani”. P. Hagenkord ha parlato anche di molti interventi sull’accesso ai sacramenti della penitenza e dell’eucaristia per i divorziati risposati. “Non dominano ma sono frequenti”, è “stata molto citata la Familiaris Consortio”. Qualche padre ha suggerito un camino catecumenale: “Non sono scomunicati, fanno parte della Chiesa”. Per molti la domanda è: “Cosa fa la Chiesa per chi vive in questa situazioni?”. Da alcuni padri “è stata proposta una valutazione delle situazioni caso per caso e un’ammissione per casi particolarmente significativi. Si è parlato anche del significato di peccato, della ristrutturazione della pastorale familiare nelle parrocchie dove famiglie possono accompagnarne altre”.

Fonte: Sir
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