"La porta è stretta ma è spalancata". L'Angelus integrale di Francesco
Il Santo Padre cita l'attentato in Turchia, chiedendo la pace per tutti. Nella riflessione sul Vangelo, l'invito a varcare la porta stretta per raggiungere la salvezza.
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
L’odierna pagina evangelica ci esorta a meditare sul tema della salvezza. L’evangelista Luca racconta che Gesù è in viaggio verso Gerusalemme e durante il percorso viene avvicinato da un tale che gli pone questa domanda: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?» (Lc 13,23). Gesù non dà una risposta diretta, ma sposta il dibattito su un altro piano, con un linguaggio suggestivo, forse all'inizio i discepoli non capiscano: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno» (v.24).
Con l’immagine della porta, Egli vuol far capire ai suoi ascoltatori che non è questione di numero, quanti si salveranno, non importa sapere quanti si salvano, ma è importante che tutti sappiano quale è il cammino che conduce alla salvezza. La porta.
Tale percorso prevede che si attraversi una porta. Gesù stesso è la porta (cfr Gv 10,9); ma dov'è la porta, com'è la porta ... Gesù stesso è lar porta Lui ci conduce nella comunione con il Padre, dove troviamo amore, comprensione e protezione. Ma perché questa porta è stretta? Perché stretta? È una porta stretta non perché sia oppressiva, ma perché ci chiede di restringere e contenere il nostro orgoglio e la nostra paura, per aprirci con cuore umile e fiducioso a Lui, riconoscendoci peccatori, bisognosi del suo perdono.La porta della misericordia di Dio è sempre spalancata per tutti! Dio non fa preferenze, ma accoglie sempre tutti, senza distinzioni.E la salvezza che Egli ci dona è un flusso incessante di misericordia che abbatte ogni barriera e apre sorprendenti prospettive di luce e di pace. La porta è stretta, ma sempre spalancata. Non dimenticare questo.Gesù oggi ci rivolge, ancora una volta, un pressante invito ad andare da Lui, a varcare la porta della vita piena, riconciliata e felice. Egli aspetta ciascuno di noi, qualunque peccato abbiamo commesso, per abbracciarci, per offrirci il suo perdono. Lui solo può trasformare il nostro cuore, Lui solo può dare senso pieno alla nostra esistenza, donandoci la gioia vera. Entrando per la porta di Gesù, la porta della fede e del Vangelo, noi potremo uscire dagli atteggiamenti mondani, dalle cattive abitudini, dagli egoismi e dalle chiusure. Quando c’è il contatto con l’amore e la misericordia di Dio, c’è il cambiamento autentico. E la nostra vita è illuminata dalla luce dello Spirito: una luce inestinguibile! Vorrei farvi una proposta ...(Il Papa ivita tutti a pensare alle cose che ognuno ha dentro di sè che impediscono attraversare la Porta del Gesù .. quella sempre aperta, quella del perdone) Il Signore ci offre tante occasioni per salvarci ed entrare attraverso la porta della salvezza. Questa porta è l’occasione che non va sprecata: non dobbiamo fare discorsi accademici sulla salvezza, come quel tale che si è rivolto a Gesù, ma dobbiamo cogliere le occasioni di salvezza. Perché a un certo momento «il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta» (v.25), come ci ha ricordato il Vangelo. Ma se Dio è buono e ci ama, perché chiude la porta? Perché la nostra vita non è un videogioco o una telenovela; la nostra vita è seria e l’obiettivo da raggiungere è importante: la salvezza eterna. Alla Vergine Maria, Porta del Cielo, chiediamo di aiutarci a cogliere le occasioni che il Signore ci offre per varcare la porta della fede ed entrare così in una strada larga: è la strada della salvezza capace di accogliere tutti coloro che si lasciano coinvolgere dall’amore. È l’amore che salva, l’amore che già sulla terra è fonte di beatitudine di quanti, nella mitezza, nella pazienza e nella giustizia, si dimenticano di sé e si donano agli altri, specialmente ai più deboli.Dopo l'Angelus il Papa, invocando a braccio "la pace per tutti", invita a pregare per la Turchia dopo l'attentato di ieri. Viene recitata un'Ave Maria. Cari fratelli e sorelle,saluto cordialmente tutti i pellegrini romani e quelli provenienti da vari Paesi, in particolare i fedeli di Kalisz (Polonia), Gondomar (Portogallo) e i nuovi seminaristi del Pontificio Collegio Nord Americano.Saluto l’Associazione Santissimo Redentore di Manfredonia, i motociclisti del Polesine, i fedeli di Delianuova e quelli di Verona che sono giunti in pellegrinaggio a piedi. Saluto i giovani di Padulle, venuti per un servizio alla mensa della Caritas di Roma. A tutti auguro una buona domenica. Per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!
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