Eletto il quarto successore di don Mottola
Don Francesco Sicari, tropeano, nuovo fratello maggiore dei sacerdoti oblati. A ottant'anni dalla nascita del sodalizio sacerdotale e alla vigilia della beatificazione del Venerabile
Si è svolta oggi 3 luglio 2020, presso la Casa della Carità di Tropea, l’assemblea generale elettiva dell’Associazione dei Sacerdoti Oblati del Sacro Cuore per l’elezione del nuovo fratello maggiore.
L’associazione dei sacerdoti oblati è stata fondata dal Venerabile don Francesco Mottola nel 1930 (80 anni fa) e aveva ricevuto il riconoscimento diocesano da Mons. Vincenzo De Chiara il 2 aprile del 1970. Nel 2015 il Vescovo Mons. Renzo aveva approvato il nuovo Statuto costituendola in Associazione pubblica di fedeli di diritto diocesano.
Come afferma lo statuto, l’associazione riunisce chierici diocesani che per vivere integralmente il proprio ministero si fondono in unità col proprio vescovo, si votano all’affermazione del regno di Cristo e hanno come fine la contemplazione che straripa nell'azione apostolica secondo il carisma del fondatore don Francesco Mottola.
Ad essere eletto nuovo fratello maggiore, all'unanimità, è stato don Francesco Sicari, sacerdote nato a Tropea l’8 maggio 1972 e ordinato nella Cattedrale di Mileto il 13 aprile 1996.
Don Sicari è stato Rettore del Seminario di Mileto dal 2011 al 2017, direttore dell’Ufficio regionale per la pastorale delle vocazioni dal 2015 al marzo del 2020, parroco di Paravati dal 2015 al 2017 e attualmente è parroco di San Costantino Calabro.
Canonico Penitenziere della Concattedrale di Tropea, ha svolto il compito di giudice delegato nelle istruttorie diocesane sul presunto miracolo attribuito al Venerabile don Mottola e sulle virtù eroiche della Serva di Dio Irma Scrugli. E’ notaio attuario nel tribunale diocesano per la causa di beatificazione della Serva di Dio Irma Scrugli. In collaborazione con la Postulazione cura la redazione della rivista Parva Favilla, fondata da don Mottola.
Don Francesco Sicari è il quartofratello maggiore dopo don Mottola. Prima di Lui hanno svolto questo servizio don Michele Loiacono e Mons. Domenico Pantano di venerata memoria e don Ignazio Toraldo di Francia nell’ultimo decennio.
Dopo l’elezione, don Francesco alquanto emozionato ha rivolto ai sacerdoti oblati queste parole:
Carissimi confratelli, sento di dirvi grazie per la fiducia che mi avete manifestato nell’eleggermi fratello maggiore dell’Associazione dei sacerdoti oblati del Sacro Cuore. E’ un dono inaspettato e se da un lato c’è tanta gioia, dall’altro anche tanta trepidazione sapendo di dover succedere, oltre che al nostro Padre Fondatore, a sacerdoti al cui confronto mi sento davvero piccolo. Ma se questa è la volontà di Dio e se Don Mottola ha illuminato voi in questa direzione, voglio cogliere questa scelta come una opportunità e una benedizione.
Già il termine fratello maggiore mi spaventa un po'. Soprattutto il termine maggiore. Qui di maggiore non c’è nessuno, ma voglio essere e sentirmi solo un fratello in mezzo ad altri fratelli nel sacerdozio che ha un compito di coordinamento e di moderatore. Cercherò di svolgere questo servizio anzitutto come un’occasione personale per crescere nella mia umanità e nella mia fede come cristiano e come prete, e per approfondire sempre di più il carisma oblato per cercare di incarnarlo nel mondo e nella realtà di oggi.
Spero di riuscire col mio modo di essere di essere strumento di unità e di comunione nella nostra fraternità sacerdotale, con gli altri due rami della famiglia oblata ( Oblate e Oblati laici) e nella nostra chiesa diocesana, in un rapporto costante con il Vescovo, che don Mottola definiva padre del sacerdozio. Come affermava all’inizio del nostro incontro don Ignazio, il cambiamento epocale che stiamo vivendo ci chiede di puntare su ciò che è essenziale, ripartendo dalla nostra umanità e dalla cura delle nostre relazioni, a cominciare dal presbiterio.
Infine, lo sguardo in avanti verso la Beatificazione, dovrà vederci impegnati non solo ad allargare anche numericamente la nostra associazione sacerdotale, ma anche a saper proporre il prossimo Beato don Mottola come esempio umano e sacerdotale, a cui ispirarsi per vivere integralmente la vocazione e la missione di ciascuno. Mi affido alle vostre preghiere.
Al termine dell’Assemblea, il nuovo fratello maggiore è stato festeggiato con un agapè fraterna preparata dalle Oblate.
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