Furto a Terre Grecaniche. Don Stamile: il virus in Calabria è anche la 'ndrangheta
Il referente regionale di Libera interviene a poche pre dalla diffusione della notizia del furto delle attrezzature della cooperativa.
“Terre Grecaniche è bella e coraggiosa realtà che fa onore a tutto il territorio reggino ed all’intera Calabria, che ora deve fare i conti con danni molto ingenti alle attrezzature che rischiano di metterla in ginocchio”. È il commento che don Ennio Stamile, referente di Libera per la Calabria ha affidato a un comunicato stampa dopo la notizia che a Palizzi (RC) ignoti hanno rubato tutte le attrezzature della Cooperativa Agricola Terre Grecaniche, per un valore complessivo di oltre 100 mila euro. L’episodio, avvenuto nelle scorse settimane, è stato reso noto solo nelle ultime ore. “La Calabria da oltre un secolo e mezzo fa i conti con un “virus” contro il quale sembrerebbe non esistono vaccini: la ‘ndrangheta” – afferma don Stamile. In questi giorni di preoccupazione per l’intera Europa oltre che per la Cina e per tante altre Nazioni, interessate dall’epidemia di coronavirus, la ‘ndrangheta non si ferma, colpendo duramente la Cooperativa Terre Grecaniche, che tra l’altro ha aderito con determinazione a ‘La Libertà non ha Pizzo’, campagna lanciata da Libera nata a Reggio Calabria circa 11 anni fa, che stiamo provando ad estendere su tutto il territorio calabrese”. Il referente regionale ritiene che “esprimere solidarietà alle imprese ed a tutti quelli che subiscono, intimidazioni, racket ed usura, significa assumersi la responsabilità della vicinanza, della denuncia e se occorre stimolare le Istituzioni
ad ogni livello, ciascuno secondo le proprie competenze, a fare la loro parte”. Anzitutto, infatti, occorre “sovvenire alle concrete
esigenze lavorative delle realtà colpite da gravi ed ingenti danni come la Cooperativa Terre Grecaniche”.
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