La Chiesa di fronte alla ‘ndrangheta
I vescovi calabresi promuovono il terzo corso di formazione per sacerdoti e laici sulle mafie
“La Chiesa calabra non fa altro che continuare sulla scia di don Puglisi e don Diana, di don Italo Calabrò e don Carlo De Cardona, in quest’opera di formazione delle coscienze, e in questo caso particolare, della conoscenza del fenomeno mafioso ‘ndranghetista affinchè i giovani preti conoscano la gravità di questo fenomeno, ne tengano conto nel loro servizio pastorale e diano luce alla Calabria con il loro servizio formando a loro volta coscienze libere che combattano il male e favoriscano il bene”. E’ con queste parole che monsignor Vincenzo Bertolone a margine della Conferenza Episcopale Calabra ha fatto il punto su una delle questioni chiave con cui la nostra Chiesa si sta misurando.
“La Chiesa di fronte alla ‘ndrangheta, non contro, perchè” - come sottolinea monsignir Milito durante la conferenza stampa svoltasi martedì scorso - è opportuno confrontarsi su questa delicata questione”. Quindi la volontà di continuare con il corso giunto alla sua terza edizione che prenderà il via nel primo semestre accademico per gli studenti di teologia di Catanzaro attraverso una didattica frontale e seminariale e si svogerà a Lamezia Terme. “Il primo modulo si occuperà delle ‘risorse umane’ della ‘ndrangheta, ossia da dove essa prende la sua forza ed energia, anche se negativa - sottolinea il vescovo di Oppido Palmi durante la conferenza stampa tenuta insieme al presidente della CEC monsignor Bertolone, al direttore dell’Istituto Teologico monsignor Gaetano Currà e moderata da don Giovanni Scarpino -. Poi si cercherà di capire cosa lo stato fa per prevenire e contrastare questo fenomeno e, ancora, cosa si percepisce nel territorio sul lavoro che viene svolto”. Insieme a questo si cercherà di capire cosa rappresenta la ‘ndrangheta per la Chiesa e cosa dice il magistero riguardo a questo fenomeno. Il corso sarà quindi incentrato nel ripercorrere lo stato della questione a partire da diversi pronunciamenti della Chiesa, e di quella calabrese in particolare, nel corso della storia, sottolineando quanto e come sia stata presente e si sia pronunciata con forza contro le mafie. Il corso avrà anche l’obiettivo di cercare di capire come questo fenomeno si configura nelle diocesi calabresi. Questo terzo corso rappresenta per la Conferenza Episcopale Calabra non solo un ribadire la propria attenzione al fenomeno, ma anche un impegno diretto, infatti per la prima volta gli stessi vescovi parteciperanno come docenti.
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