"Al Meeting delle Stelle", nel romanzo di Marisa Piluso una storia di amore vero
Il volume, edito Il Coscile, racconta le vicende di Isa Felicetti e Felice Silvani ambientata nella vecchia Fiuggi, allora nota col nome di Anticoli.
Una storia d’amore che supera i confini di ogni banalità, un incontro di anime mosse da un comune sentire. Una meta da raggiungere, tra il sacro e il profano, percorrendo i viottoli del proprio cuore. Tra gioie e dolori, tormenti e speranze. Quando la “dritta via” è quella che conduce alle stelle, alla luce, alla felicità, di una felicità da conquistare guardandosi negli occhi, dandosi la mano. Sognando. “Al Meeting delle Stelle”, edizioni “Il Coscile”, libro da pochi giorni edito della scrittrice e poetessa cosentina Marisa Piluso, è tutto questo e anche di più. L’opera descrive l’incontro tra Felice Silvani, “maestro del colore e grande vedutista”, e Isa, una sorta di musa anch’essa bisognosa di ispirazione. Un afflato che supera ogni schema, raccontato in 100 pagine ambientate tra i suggestivi vicoli di Anticoli, la vecchia Fiuggi. Leggendo “Al Meeting delle Stelle”, il lettore, fin dalla prima pagina, è certo che l’amore trionferà, e neanche gli interessa se esso superi la sfera intellettuale. Gli basta la sintonia dei cuori, che è viatico, soprattutto per Isa, per raggiungere la ragione di una vita. Così, “Al Meeting”, si inserisce pienamente nel filone della letteratura attuale, che spesso propone al lettore dei viaggi interiori verso la scoperta di sè. Un cammino psicologico che però si nutre della storia e delle vicende di un luogo che, con dovizia di particolari, sembra descritto quasi come magico. C’è la tradizione di fede, in questo speciale romanzo, che s’erge evidente nei “segni di Croce” e negli sguardi alla Vergine che Marisa Piluso fa fare ai protagonisti; c’è l’umana ricerca delle strade effimere per raggiungere la speranza, che però non prevalgono mai; c’è la filosofia, con quel richiamo allo stesso percorso di ricerca dell’Origine che, fin dalla notte della Storia, i pensatori hanno compiuto. Così, guardando Fiuggi, è quasi d’obbligo accennare ai doni terapeutici dell’acqua, quell’elemento catartico che consente di presentarsi dinanzi alla Salvezza con l’animo libero da ogni bruttura. “Al Meeting delle Stelle” è un insieme di idilli che, senza neanche troppo sforzo di fantasia, potrebbero benissimo diventare scene di teatro. Le pagine del valido volume si lasciano letteralmente “guardare”. E quando Marisa Piluso, tirando le somme della ricerca della protagonista, apre il sipario per l’inchino finale, spiega candidamente di aver raggiunto l’obiettivo della sua ricerca: “oggi, più che mai, l’uomo ha bisogno di certezze. Io ne ho solo una. È il Dio dei Cristiani”.
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