Il povero Natale che verrà
Diamo spazio a un'opera in versi sul Santo Natale. Guardando a chi la festa della nascita di Gesù non potrà viverla nella gioia...
Il povero Natale che verrà
“Cioccolato, cibo degli dei,
ma, durante la mia prigionia in Russia,
solo bucce di patate bollite rubate ai nemici”.
Mi par di sentire ancora
La voce di mio padre
e i suoi ricordi di guerra.
Ora, da noi, c’è tanto bendidìo,
che ognuno rinserra
nel fondo,
e lo spettro della fame si aggira
pei sentieri del mondo.
Sapremo fare a meno
delle posate d’argento
e tacitar le brame,
guardando in faccia
chi ha fame?
La voce rotta dal pianto
io sento
e su di me lo sguardo deluso
di chi, nel fondo del cuore,
la speranza ha rinchiuso.
Riuscirà il Natale imminente
a regalare un raggio di sole
a tanta povera gente?
Lo spero.
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