Al teatro Morelli un Amleto tutto particolare
Nell'ambito del progetto More, appuntamento per il 5 febbraio nel teatro cittadino
Entra nel vivo la programmazione di More, progetto teatrale diretto da Scena Verticale, in partenariato con il Comune di Cosenza.
Dopo i due appuntamenti che hanno fatto da prologo, il palcoscenico del Teatro Morelli si appresta ad ospitare la sezione più corposa, il cuore del progetto, quel “More Young” che - nel rispetto delle linee guida dettate dal bando ministeriale grazie al quale prosegue l'esperienza della residenza artistica More – propone le giovani compagnie emergenti under 35 che si stanno affermando sulla scena del teatro contemporaneo nazionale.
Il primo appuntamento venerdì 5 febbraio (ore 21) è con Amleto di ColletivO CineticO. La compagnia, nata nel 2007 come ambiente di sperimentazione performativa negli interstizi tra teatro e arte visiva, indaga lo statuto ontologico dell’evento performativo discutendone dispositivi e regole. L’Amleto di CollettivO CineticO è un meccanismo letale. Attori professionisti, dilettanti, malcapitati, timidi intellettuali, parrucchieri, danzatori, sostituti dell’ultimo minuto, critici, virtuosi e sfigati si contendono il titolo di protagonista dello spettacolo. Lasciati in balia di un’istruzione e nell’impossibilità di controllare fenomeni e competenze, precipitano tutti nella condizione amletica per eccellenza. Reali candidati che non sanno quello che li aspetterà in scena. Il loro unico riferimento è un manuale di istruzioni inviatogli due settimane prima. Ciascuno si prepara da solo e si presenta a teatro direttamente per salire sul palcoscenico. Guidati da una incorporea voce fuori campo e seguiti da secondini muti, i candidati si sfidano in una serie di prove. Attraverso un applausometro, saranno gli spettatori ad eleggere il vincitore: Amleto. Nulla di premeditato in una performance mutevole che ne fa esplodere la sua natura trascendente dalla quale emerge il rapporto con l’elemento variante e contingente per eccellenza: il pubblico. Il concept (così come la regia e la drammaturgia, quest'ultima in tandem con Angelo Pedroni) è di Francesca Pennini che nel 2015 ha avuto la nomination al Premio Ubu come miglior attrice/performer under 35 mentre ha portato a casa il Premio Danza & Danza 2105.
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