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Conoscere Dante grazie ai fumetti

Il responsabile artistico Scornaienchi: “La passione è la molla che ci spinge nelle difficoltà”

Conoscere Dante grazie ai fumetti

“La passione per il fumetto, senza dubbio, è la molla che ci spinge a fare bene il nostro lavoro, nonostante le difficoltà dell’ultimo anno e mezzo, e che ci motiva a realizzare mostre attrattive, di qualità e di rilievo culturale attraverso la narrazione illustrata, che è stata rivalutata nello scenario culturale soltanto di recente”. Con queste parole il responsabile artistico del Museo del Fumetto di Cosenza, Luca Scornaienchi ci accoglie per raccontarci la riapertura tanto attesa, dopo un anno insidioso e a tratti frustante, per tutto il mondo dell’arte. E non poteva che trattarsi di un esordio d’eccellenza, grazie all’esposizione “Suggestioni dantesche: la Divina Commedia illustrata”, significativamente dedicata all’opera cardine della nostra letteratura. Subito dopo Cosenza, la mostra approderà nel nuovo continente, viaggiando verso l’Istituto di ricerca italo-americano Calandra a New York, per rientrare a Roma nell’estate del 2021.

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Ci racconti un po’ di questa mostra.
Si tratta di un’esposizione di tavole, fruibili sino al 28 maggio, realizzate da venti artisti di fama internazionale, tra vignettisti e illustratori, in occasione del settecentesimo anniversario della morte di Dante. Il progetto è stato curato insieme all’associazione culturale Librerie in viaggio di Roma ed è stato realizzato grazie a un bando del Ministero della Cultura. Possiamo vedere illustrazioni ispirate a quaranta tra le più suggestive terzine della Commedia, accuratamente scelte da un comitato scientifico. Le illustrazioni sono collocate in totem di tre diverse cromie: il rosso associato all’Inferno, l’arancio al Purgatorio e il blu al Paradiso, così da rendere più suggestivo questo percorso ideale attraverso i gironi danteschi. Tra gli artisti che hanno reso possibile il dialogo letterario-illustrato figurano i nomi di Riccardo Mannelli, artista noto anche per le illustrazioni su La Repubblica, Davide Toffolo, Mauro Biani e Luca Ralli, a cui sono affiancati nomi di illustratori della nuova generazione come Josephine “Fumetti Brutti” Signorelli, Beppe Stasi, Margherita “La Tram” Tramutoli, Anna Cercignano e Diala Brisly.
Molto bella l’idea di associare i tre diversi colori ai tre regni, per coinvolgere anche i piccoli visitatori…
Certamente: ci siamo resi conto sin dall’apertura di venerdì scorso, che proprio i bambini sono rimasti attratti e affascinati da questo tipo di narrazione, esaltata dai colori. La Divina Commedia, che tutti studiamo tra i banchi di scuola, ha una sua notevole complessità: di sicuro, un racconto letterario associato a immagini, ne rende più immediato e chiaro il significato associato per tutti, anche per i più piccoli.
Il risveglio, dopo un lungo periodo di torpore pandemico, ha inciso in negativo o in positivo, in termini di flussi?
Il saldo, senza alcun dubbio, è stato ed è ottimo: sin dalla riapertura, abbiamo riscontrato un grande interesse da parte di famiglie con bambini, ma abbiamo anche diverse scuole, dalla primaria alle superiori, che hanno prenotato un tour con guida, per condividere l’esperienza del viaggio per illustrazioni in esposizione al nostro Museo. Naturalmente, si tratta di flussi organizzati in maniera contingentata e nel pieno rispetto delle normative sanitarie anti-Covid vigenti. Credo che al di là della mostra, attrattiva di per sé, ci sia una grande voglia di rivivere e far rivivere i luoghi della cultura.
Oltre alla mostra su Dante, c’è un’altra sorpresa per i visitatori. Di che cosa si tratta?
Al piano di sotto, contestualmente, abbiamo allestito un’altra esposizione con tavole illustrate da Gianluca Gallo, dedicate alla vita di Alfonso Rendano e sua alla famosa invenzione del “terzo pedale” del pianoforte, fondamentale per lo sviluppo della musica contemporanea: si tratta di un’esposizione biografica, che è anche l’anteprima del libro illustrato “C’era un a volta… Rendano”, che sarà pubblicato il prossimo settembre. Si tratta, in questo caso, di un progetto sostenuto dalla Regione Calabria, rivolto a valorizzare le figure di rilievo nella storia calabrese. Abbiamo scelto Gianluca Galli per raccontare Alfonso Rendano, per i suoi disegni dal tratto semplice e lineare e perché è originario di Cosenza. Tra l’altro la storia artistica di Gianluca Galli è molto interessante: la sua produzione artistica nasce e si divulga sui prima social e, oggi, pubblica per le maggiori case editrici come la Rizzoli. Le sue storie illustrate sono state tradotte e pubblicate nella patria dei manga, dunque in Giappone e anche in Corea. La mostra su Alfonso Rendano, allestita in due stanze al pino inferiore, sarà fruibile sino al 28 maggio.
Le mostre su Dante e su Rendano resteranno aperte fino al 28 maggio, da lunedì a sabato dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00. L’ingresso sarà consentito solo su prenotazione al 333 5057534

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