Il viaggio di Beniamino Donnici e la tappa da madre Canopi
Nella Sala degli Stemmi della Curia presentato "7 giorni", il nuovo testo di Donnici. Presente anche l'Arcivescovo Nolè.
Un viaggio di una settimana per scoprire la grandezza della fede. Si potrebbe riassumere così il nuovo libro di Beniamino Donnici, psichiatra e uomo dalla profonda spiritualità, dal titolo appunto “7 giorni“ (edizioni Paoline). L’autore racconta, a mo’ di diario, dell’incontro con madre Anna Maria Canopi durante la sua permanenza presso il monastero di clausura “Mater Ecclesiae” nell’isola di San Giulio, in provincia di Novara. Accompagnato dall’amico giornalista Valerio Giacoia, trascorre alcuni giorni (tra cui proprio quello del suo sessantesimo compleanno) presso il monastero, incrociando storie e personaggi che lo aiuteranno a cementare la sua essenza di un uomo che, nel pieno della maturità, si riscopre bambino, gioiosamente stupito della bellezza e della forza della fede in Dio. Il libro è stato presentato oggi pomeriggio, nel corso di un incontro moderato da Annarosa Macrì, presso la sala degli stemmi del Palazzo Arcivescovile. Al tavolo dei relatori, oltre Donnici e Giacoia, anche l’arcivescovo di Cosenza-Bisignano, monsignor Francesco Nolè. Tra i tanti presenti in sala anche l’arcivescovo emerito, monsignor Salvatore Nunnari e il vescovo di San Marco Argentano-Scalea, monsignor Leonardo Bonanno. Una lunga conversazione sulla figura della Canopi – donna dal forte carisma spirituale e materno, autrice di numerose pubblicazioni di carattere religioso – sui disegni dello Spirito Santo e sull’esperienza di Donnici e Giacoia (autore della postfazione del libro), i quali, seppur con un percorso di vita differente, erano alla ricerca di “risposte”. Ogni capitolo del libro, sette come i giorni del viaggio, si termina con uno scambio epistolare tra Valerio Giacoia e la monaca sui grandi interrogativi dell’uomo sulla fede, il perdono e l’anima.
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