Nos Autem Gloriari. Domani la prima al Duomo
Per l'occasione verrà presentata la Schola cantorum del Conservatorio di Cosenza
Nos Autem Gloriari è meditazione sulla Passione di Cristo che viene presentata in prima assoluta presso la Cattedrale di Cosenza giovedì 7 aprile alle ore 18.45. Per l’occasione sarà presentata la Schola Cantorum del Conservatorio di Cosenza, diretta del M° Letizia Butterin, docente di Canto Corale presso l’Istituto cosentino, esperta conoscitrice del repertorio medioevale, diplomata in pianoforte, organo, clavicembalo, canto gregoriano. Ha partecipato a trasmissioni radiofoniche per la Rai, Edizioni Paoline, Amadeus, Libreria Editrice Vaticana, Tactus, Melos Antiqua. “E’ un importante momento di preghiera attraverso la musica – dice il M° Letizia Butterin – che conclude il tempo quaresimale con il canto gregoriano, assoluto apice musicale della nostra cultura occidentale”. Il Conservatorio è presente con un nuovo ed unico interessante progetto sulla Schola Cantorum aperta a tutti coloro che intendono approfondire queste tematiche musicali su un particolare periodo della musica, oggi in via di riscoperta. Il canto gregoriano è patrimonio musicale universale che abbraccia non solo l’aspetto religioso e la musica ma anche la cultura medioevale, la filosofia, l’intera cultura occidentale. “E’ un progetto musicale attuale che punta al passato per riscoprire e capire meglio il presente -sottolinea il Direttore del Conservatorio di Cosenza Francesco Perri - La riflessione sul nostro tempo ci spinge a sempre più sui valori e sui simboli del passato, sui segni ed i significati millenari della nostra fede.” Il canto gregoriano punta a ricoprire una relazione comunitaria aprendo l’uomo al trascendente. In occasione degli 800° anni della dedicazione del Duomo, questa iniziativa si innesta in una serie di manifestazioni di altissimo pregio culturale che il Conservatorio di Cosenza intende offrire per questo storico giubileo ed alla Città di Cosenza tra cui la Missa Pilerii Domina prevista per il 30 giugno prossimo.
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