Riccardi: il lavoro di recupero dell'Arma
Il Comandante dei Carabinieri dell'Arte Roberto Riccardi in visita al MArRC per la mostra "Salvati dall'oblio"
In occasione della mostra “Salvati dall’oblio” al MArRC, che riassume vent’anni di investigazione in Calabria del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza, abbiamo intervistato il Generale di Brigata, Roberto Riccardi, comandante del Comando Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri, che ci ha dato le sue impressioni sull’esposizione reggina, che significativamente inizia a partire da teche allestite in Piazza Paolo Orsi.
Quali sensazioni ha provato nel vedere “riemergere” tanti reperti grazie all’azione dei TPC del Nucleo Bruzio?
È stato emozionante perché ho visto la gioia negli occhi di tutti e anche l’orgoglio. Ed è un legittimo orgoglio, perché rivendica l’appartenenza a una terra che ha dato tanto alla cultura in ogni sua forma, ben espressa in tutto il percorso della mostra, che è anche un’appassionante narrazione. La Calabria è una terra ricchissima di valori e di umanità, che rapisce come scriveva Virgilio; è anche una regione che vive il cancro della criminalità, al pari di altre aree del Mezzogiorno. A maggiore ragione, bisogna dare visibilità alla cultura e alla sua storia. Non posso che ribadire il mio apprezzamento al capitano Bartolo Taglietti e ai componenti del Nucleo TPC di Cosenza. Con “Salvati dall’oblio” abbiamo messo in luce i risultati di investigazioni passate, ma continueremo il progetto anche con i risultati di operazioni più recenti come “Achei”.
Alcuni scatti della mostra:
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