Casa San Francesco allarga ancora le maglie della carità

Casa San Francesco allarga le maglie della carità e dell’accoglienza. Sono infatti terminati la scorsa settimana i lavori di ampliamento della struttura per donne in difficoltà e anziane sole “Casa Madre della Misericordia” sita in via Romualdo Montagna a pochi passi dal quartier generale della Fondazione espressione della carità dei Frati Cappuccini di Calabria. “Si tratta di 3 nuove camere, due singole e una doppia con bagni indipendenti, arredi e impianti termici, - ci spiega il direttore di CSF Pasquale Perri – che aumentano la capienza complessiva della struttura da 12 a 16 posti letto”. Struttura che tenta di dare una risposta alla richiesta sempre crescente di spazi residenziali e di accoglienza.

“Dopo aver completato il primo modulo – ci racconta ancora il direttore di CSF - abbiamo voluto terminare al più presto queste tre nuove camere per dare una soluzione abitativa ad alcune anziane che vivono da sole e che per diversi motivi, non solo economici, non riescono a gestire una casa”. Il tentativo è infatti quello di accogliere donne in condizioni di autosufficienza che abbiano anche superato i 75 anni di età, ampliando così la platea dei potenziali ospiti di “Casa Madre della Misericordia”.
“Il nostro intento – prosegue Perri - è quello di dare una risposta che sia alternativa ad una casa di riposo, aiutando le nostre ospiti a ritrovare un clima familiare. Infatti le donne che attualmente vivono nella struttura sono 16 con un’età che va dai 20 anni agli 80 anni”. Così, le ospiti della casa, insieme alle operatrici che in diversi turni coprono tutte le ore del giorno e della notte, sono impegnate nei quotidiani lavori domestici come cucinare e fare il bucato, e in piccole attività laboratoriale durante il tempo libero. “Il tutto è improntato a ricreare un clima e le dinamiche che si avvicinino a quelle di una vera e propria famiglia”. Famiglia, quella di Casa San Francesco, che oltre alla struttura sita in via Romualdo Montagna, riesce ad ospitare quotidianamente nelle diverse strutture ben 110 persone alle quali si sono aggiunte altre 15 accolte durante lo scorso dicembre a seguito dell’emergenza freddo, e che ancora oggi continuano a sistemarsi su delle brande nel salone della sede principale.