La fattiva sinergia tra Diocesi e Unical
In Cattedrale presentati i lavori di restauro del Dibest dell’Ateneo cosentino
La benedizione ai giovani universitari che hanno lavorato all’interno della Cattedrale di Cosenza arriva anche da mons. Francesco Nolè. Restauratori professionisti e studenti Unical insieme per rendere più belle alcune delle opere e degli angoli della chiesa madre bruzia. Frutto della sinergia tra la diocesi bruzia, il Dipartimento di biologia, ecologia e scienze della terra (Dibest) dell’Ateneo bruzio e la Soprintendenza per le belle arti e il paesaggio, i lavori di restauro hanno visto protagonisti gli studenti del corso di laurea in conservazione dei beni culturali.
“Iniziamo il post pandemia con una speranza. Giovani, preparati, fattivo, concreti. Quando si mettono insieme le Istituzioni a fun di bene ottengono sempre cose belle e cose utili” - ha detto il presule -. Le parole del Vescovo, che ha ascoltato con attenzione la presentazione degli interventi realizzati, spiegati proprio dagli studenti, testimoniano lo zelo con cui gli allievi, guidati dagli esperti restauratori, di fama internazionale, abbiano fatto della Cattedrale di Cosenza un vero e proprio laboratorio.
Fra l’altro, come evidenziato da Donatella Barca, che coordina il corso di laurea, dall’Unical i giovani usciranno già abilitati e pronti per la professione. Una forza importante, sostenuta da chi opera già da tempo sul territorio e offre il proprio insegnamento ad Arcavacata.
La sinergia istituzionale, significata anche da Giuseppe. Passarino, direttore Dibest, dal soprintendente Fabrizio Sudano e dall’esperta Enrica Salerno, è stata ribadita dal rettore emerito dell’Unical, Gino Mirocle Crisci, che ha voluto presenziare alla giornata.
L’impegno e la sollecitudine di Crisci ha trovato un frutto prezioso proprio nelle attività realizzate dai docenti e dagli studenti.
Aree interessate dagli interventi sono stati la cappella della Madonna del Pilerio, con riferimento al sarcofago, alle tarsie marmoree e alle cornici in stucco policrome. Interessati dai restauri anche due dipinti murali.
Un risultato che fa in qualche maniera da prologo ai festeggiamenti per gli 800 anni della consacrazione della Cattedrale, che si terranno nel 2022. Un impegno che vedrà coinvolta l’intera diocesi e le diverse Istituzioni, e che ha già il volto di una chiesa aperta e punto di riferimento per la comunità, come sottolineato dal parroco rettore don Luca Perri.
“La Calabria, tra i tanti doni avuti, ha quello di un’eredita spirituale, artistica e culturale”, ha detto mons. Nolé. “Valorizzare le cose che abbiamo è una speranza che ci proietta nel futuro”.
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