Le strutture di carità aprono le porte ai senza tetto in questi giorni di gelo

Le strutture di carità legate alle esperienze ecclesiali cosentine aprono le porte ai senza tetto. Cosenza ha fatto registrare una temperatura straordinariamente bassa, come non si registrava da circa 70 anni. Solo nel 1942 - dicono lecronache - il freddo fu più pungente rispetto a quello reale e percepito in questi giorni. Tanti i senza fissa dimora costretti a vivere all'addiaccio o in abitazioni di fortuna. Per questo alcune strutture hanno rinforzato la propria attività.

Casa San Francesco, a via Asmara, "nel segno della quotidiana e costante opera di accoglienza e assistenza a quanti sono nel bisogno, in questi giorni di grande emergenza freddo, assicura ogni intervento possibile attraverso la distribuzione di sacchi a pelo e coperte, l'apertura diurna degli spazi di socialità della Casa anche all'utenza esterna per la sosta in ambiente climatizzato, la somministrazione continua di bevande calde nell'area bar, il pernottamento in sacco a pelo all'interno della sala ricreazione, nei limiti della capienza disponibile". Questo il messaggio veicolato dalla direzione attraverso i social network.

Anche Casa Nostra, il servizio legato alla Caritas diocesana, cerca di alleviare, nei limiti delle proprie possibilità e mantenendo ferma la vocazione che gli è propria, i disagi del grande freddo. Dalle 14,30 alle 18,30, oltre gli orari delle attività mattutine, chiunque lo desidera può trovare quanto meno un riparo al caldo, l'assistenza e la vicinanza delle suore e dei volontari.

Piccole gocce per una questione di difficile risoluzione.