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Mons. Nolè all'Unical: "in cammino verso la felicità" (con OMELIA integrale)

Monsignor Francesco Nolè, nel secondo giorno del suo tour diocesano, ha incontrato la forania urbana 2 nella parrocchia San Paolo Apostolo all'Università della Calabria. Nella parrocchia retta dai padri dehoniani, le comunità dell'area urbana cosentina. Guarda le foto della giornata.

Mons. Nolè all'Unical: "in cammino verso la felicità" (con OMELIA integrale)

In cammino verso la felicità: Mons. Nolè incontra la Forania Urbana II
“Ci raduniamo per la prima volta intorno al nostro Francesco e quando la Chiesa si raduna è sempre una festa”, così Padre Ciro, dando il benvenuto a Mons. Nolè, nella parrocchia Santi Pietro e Paolo di Arcavacata, dove ha celebrato la Santa Messa. Il Vescovo ha invitato l’assemblea formata dagli operatori dalla Forania Urbana II a vivere nella fede, nell’amore e nella gioia l’eucarestia, tenendo presente di essere in cammino verso l’ideale della felicità che è Cristo. Dopo aver cennato brevemente alla vita di Santa Brigida- compatrona d’Europa ricordata oggi dalla Chiesa- Mons. Nolè ha posto l’accento, nella sua omelia, sul brano evangelico odierno, in particolare sul significato della potatura. “Potare significa tagliare, significa intervenire, significa far male. Ma è per un bene più grande! Questo ci ha detto Gesù, assumendo la nostra natura e portandola fino in fondo, fino alla croce, alla tomba, per poi risorgere e dare significato a tutto ciò che è stata la sua vita ed è la nostra vita, la nostra realtà”, ha così evidenziato “il valore, la verità salvifica della sofferenza”e che “ il ramo che vuol fare tutto da solo è destinato a seccare”. La riflessione è arrivata poi a toccare l’aspetto sacramentale, in particolare, l’importanza del Battesimo che “ci ha inseriti nella vita di Cristo”. Nolè ha ricordato il valore della famiglia, vista come luogo in cui i figli crescono come alberi e portano frutto, ma, soprattutto, “immagine della Trinità” in terra e, proprio per questo, insidiata anche da parte delle legislazioni attuali. La risposta della famiglia a questi attentati deve essere la testimonianza. "Non è più tempo di denunciare – avverte Mons. Nolè - è tempo di annunciare. Con le nostre parole, con il nostro esempio, con la nostra realtà che spesso ci chiede martirio. Martirio di essere umili, di metterci da parte ,ma senza rinunciare ad essere lieti”. Un invito a seguire la legge di Dio che è quella dell’amore,ad essere coerenti con il Vangelo per diventare come il lievito che fermenta la pasta. Il Vescovo ha chiesto alle famiglie e al laicato di diventare testimoni, per annunciare il Vangelo quale unica risposta vera alla società contemporanea. Ha rivolto, in chiusura, una esortazione a tutti gli operatori della Forania Urbana II: “Voi siete chiamati ad essere gli operatori pastorali, coloro che sono più vicini alla responsabilità di un parroco nella realtà parrocchiale. Voi siete l’espressione viva, vera della Chiesa, popolo di Dio. Voi laici arrivate dove noi non possiamo. Voi laici siete la presenza di Dio all’interno della società: nella scuola, nei bar, nelle feste, in famiglia siete voi che dovete dire e testimoniare che il Signore continua ad amarci”. Testimonianza, amore e misericordia le parole chiave perché la coerenza al Vangelo diventi carne e possa, così, contagiare e trasformate le realtà sociali e pastorali che ogni laico vive. Il cammino verso la felicità è questo: farsi prossimi ai fratelli, in spirito di umiltà e servizio.

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* Nostra inviata

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