Mons. Nolè: in cammino con i giovani
Il convegno diocesano è stato preceduto dalla Santa Messa nella parrocchia di San Carlo Borromeo.
"Siamo Popolo di Dio in cammino. In cammino verso la meta, eppure spesso la meta la mettiamo da parte, lasciandoci schiacciare dalle prove della vita. Invece la meta è guardare Cristo, riconoscerlo come i discepoli di Emmaus e farlo nostro compagno".
Con queste parole monsignor Francesco Nolè, arcivescovo di Cosenza - Bisignano, aveva introdotto il convegno diocesano nella Messa celebrata nella chiesa di San Carlo Borromeo.
La diocesi bruzia è in cammino e, dopo la riflessione sulla famiglia, guarda ai giovani. "Con amore", chiosa l'arcivescovo, che richiama il dono d'amore più grande, quello dell'Eucaristia. La mensa del Signore alla immediata vigilia del Convegno diventa carica per mettersi in gioco e confrontarsi.
"Il Signore ci dona la sua parola, i sacramenti, ci dà la Chiesa per capovolgere la nostra logica". La logica "della preghiera e della carità, della presenza di Dio sempre, in famiglia, in parrocchia, al lavoro". Riflettendo sul Vangelo, e sulla disputa tra gli apostoli su chi tra loro fosse il più grande, mons. Nolè ha sottolineato che "tante volte ci siamo posti nella logica del potere, del primeggiare, del sentirci onorati". Allora "Gesù si fa pedagogo, educa. Capovolge la logica, e il primo sarà chi si farà ultimo, servo. Non diminuiranno le prove, non per questo ci sarà la salute dell'anima e del corpo, ma chi rimarrà come lui in comunione con il Padre guadagnerà la gioia". Ecco, allora, "lo scopo della nostra vita. Essere in comunione con il Padre".
Presentando il convegno, l'Arcivescovo ha auspicato che sia l'occasione per "un cammino nuovo in ascolto dei giovani e per stargli più vicini".
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