Sante messe per il giorno dei defunti nel cimitero cittadino
Alle 10.30 concelebrazione presieduta dal Vescovo. A novembre il ricordo e la preghiera per i defunti
Il 2 novembre, Commemorazione di tutti i fedeli defunti, le sante messe nel Cimitero cittadino di Cosenza saranno celebrate nei seguenti orari:
Ore 8.30, ore 10.30 Concelebrazione presieduta dall’Arcivescovo monsignor Giovanni Checchinato con i parroci della Città e alle ore 15.30.
Il giorno precedente 1 novembre, Solennità di Tutti i Santi, saranno celebrate le sante messe delle 10.00 e delle 16.00
Il mese di novembre è tradizionalmente legato alla commemorazione dei defunti. Anche chi non è solito frequentarli durante il resto dell’anno, va al cimitero, prega con più intensità per i cari già passati all’altra vita, programma Messe in loro suffragio. Succede soprattutto il 2 novembre, non a caso nella dicitura popolare il “giorno dei morti”. In realtà la Chiesa ricorda in ogni Eucaristia chi ci ha già preceduti nell’incontro con il Signore ma in questo periodo la loro memoria è più forte e sentita.
Si prega per i morti per celebrare la vita, perché li si crede vivi nel Signore, per accompagnarli nel cammino di avvicinamento a Lui. Con la preghiera infatti si aiutano le anime alle prese con un itinerario di purificazione.
«In virtù della comunione dei santi, i fedeli ancora pellegrini sulla terra possono aiutare le anime del purgatorio offrendo per loro preghiere di suffragio, in particolare il Sacrificio eucaristico, ma anche elemosine, indulgenze e opere di penitenza», così insegna il Catechismo della Chiesa Cattolica. Tuttavia, al di là di queste motivazioni teologiche alla base della commemorazioni dei defunti, ci sono anche ragioni spirituali al limite dello psicologico. Pregare per i morti vuol dire infatti credere che esista una vita oltre a questa, che incontreremo il Signore, che esiste un legame diretto tra la terra e il cielo. Ma è anche un modo per sentire più vicine le persone che abbiamo amato, per ringraziarle di esserci state, per imparare dal ricordo della loro esistenze, quello che il Signore vuole insegnarci.
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