Un cuore che batte con il cuore di Cristo

Abbiamo intervistato don Pierluigi Mauro, direttore diocesano e promotore regionale dell’Apostolato della Preghiera.  

Don Pierluigi può spiegarci come è nata la devozione al Sacro Cuore di Gesù?

La devozione è nata dalla “grande promessa“ fatta dal Signore Gesù a Santa Margherita Maria Lacoque, in una delle Sue tante apparizioni.  Il Signore rivolgendosi alla sua figlia e sposa pronunciò le seguenti parole: “Ti prometto nella smisurata misericordia del mio cuore che a coloro che si accosteranno alla Sacra Mensa, per nove mesi consecutivi, ogni primo venerdì del mese, l’Onnipotente Amore del mio Cuore, concederà il dono della penitenza finale. Essi non moriranno in stato di peccato né senza ricevere i Santi Sacramenti ed il Mio Cuore in quegli ultimi istanti sarà per loro asilo sicuro”. Questa è la grande e meravigliosa promessa di Nostro Signore a tutti i suoi fedeli. Questa promessa trova il suo compimento nell’Apostolato della Preghiera.

Cos’è l’Apostolato della Preghiera?

È la rete ufficiale di preghiera del Papa. L’Apostolato della Preghiera nacque a Vals nel 1844 da un’ intuizione del padre gesuita, Francesco Saverio Gautrelet, dopo le apparizioni di Gesù a suor Margherita Maria Lacoque e l’istituzione dei primi venerdì del mese, secondo la promessa del Sacro Cuore. Dapprima coinvolse solo gli studenti gesuiti poi si diffuse fuori dai confini di Valls e così padre Gautrelet avviò questa piccola organizzazione denominata appunto “Apostolato della Preghiera", riconosciuta sia dal vescovo di Le Puy e poi successivamente anche da papa Pio IX, grande devoto del Sacro Cuore di Gesù.  

Perché prende il nome di Apostolato della Preghiera?

Perché la preghiera che ogni fedele rivolge al Signore  secondo le intenzioni del Papa è già una forma di apostolato. Per capire l’importanza di questa organizzazione cito le parole che,  San Giovanni Paolo II, rivolse ad alcuni membri dell’Apostolato “ Voi siete la base di ogni apostolato. Dovete permeare del vostro spirito tutti i membri delle altre associazioni”. L’Apostolato della Preghiera è una forma silenziosa di apostolato, come il lievito, che fermenta in silenzio senza far chiasso, così l’Apostolato può essere il cemento che aggrega tutte le realtà ecclesiali di una parrocchia.

Come far comprendere l’importanza dell’Apostolato della Preghiera alle altre realtà ecclesiali?

Spiegando che l’Apostolato della Preghiera è una scuola di santità perché ci aiuta a fare un cammino di fede che propone tre impegni fondamentali: 1) l’offerta quotidiana; 2) la consacrazione; 3) la riparazione.  Pregare secondo le intenzioni  del Papa e dei vescovi ci mette in comunione con la chiesa, perché non si prega per i propri bisogni e le proprie richieste personali ma ci si rivolge al Sacro Cuore di Gesù , in unione con milioni di fratelli e sorelle in tutto il mondo, pregando per le medesime intenzioni del Pontefice. Inoltre il culto e la devozione del Cuore del Signore , due aspetti centrali della vita cristiana, non sono in contrasto con la spiritualità propria dei vari movimenti ed associazioni presenti nelle varie realtà ecclesiali. La proposta dell’Apostolato della preghiera è un cammino del cuore . Una scuola del cuore che guida ogni cristiano presso l’identificazione personale con il cuore di Cristo e verso la collaborazione con la missione della chiesa. L’apostolato della Preghiera dovrebbe essere il cuore pulsante di tutte le parrocchie.

Cos’è richiesto ai fedeli per vivere la devozione al Sacro Cuore?

La formazione. Noi direttori diocesani, i parroci, dovremmo assicurare la formazione sulla parola di Dio, la nostra fonte.  La formazione è importante affinché ogni fedele   sappia accogliere Dio nella propria vita, per lasciarsi trasformare da Lui.   

Qual è l’offerta quotidiana che i fedeli rivolgono al Sacro Cuore di Gesù?

La preghiera del primo venerdì di ogni mese, che gli aderenti all’Apostolato della Preghiera recitano al Sacro Cuore è la seguente : “ Cuore Divino di Gesù, io ti offro, per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, Madre della Chiesa, in nome al Sacrificio. Eucaristico, le gioie e le sofferenze di questo giorno”. Un preghiera, dunque, che diviene offerta della propria vita, dei propri dolori, delle ansie e delle attese.