Una nuova novizia portatrice di una rinnovata speranza in Congo
Nel 90° anniversario dalla fondazione delle Suore Minime una missione a Idiofa
Se esistesse davvero una “porta” verso l’inferno, di sicuro, questa potrebbe trovarsi nel territorio della Repubblica Democratica Congolese, in cui violenza e sfruttamento sono il “pane quotidiano”, destinato a nutrire i magri ventri di donne e bambini affamati di giustizia, una giustizia terrena che tarda ancora oggi a concretizzarsi. E, nonostante, un tale scenario da “fine del mondo”, di fatto, la Chiesa cattolica continua a germogliare generando frutti di fede, speranza e carità. “Spinte dall’amore del Cristo”, lo scorso 1 febbraio, suor Anna Rizzuto, vicaria delle Suore Minime della Passione, assieme alla consorella suor Rosanna Stea, sono partite alla volta dell’Africa con un biglietto aereo destinazione Addis Abeba in Etiopia, per poi procedere verso Kinshasa e da qui a Kiwwit e, infine, arrivare alla destinazione finale a Idiofa, accolte nel centro diocesano "Nto Luzingu”, che significa “Sorgente di Vita”.
Lo scopo della visita è strettamente legato alla missione congolese portata avanti dalle religiose di questo Istituto sin dal 2012; infatti, le Suore Minime, si recarono quell’anno in quel Paese dell’Africa centrale, assieme a un gruppo di Frati Minimi di Napoli, per dare inizio a un progetto di evangelizzazione, rimasto in sospeso per circa trent’anni. Da quel lontano 2012, ad oggi, le religiose iniziano a raccogliere i primi frutti, come ci testimonia suor Anna Rizzuto:
“Il nostro viaggio in Africa durerà dal 4 al 18 febbraio, a conclusione del 90° anniversario della fondazione del nostro Istituto. Oggi abbiamo una novizia africana, Anastasie Isasibi Mulosi, già al secondo anno, arrivata da noi per un disegno del tutto provvidenziale”. E per questa ragione “ci sentiamo più incoraggiate a valutare seriamente la possibilità di piantare la tenda della nostra famiglia religiosa nel continente Africano. La finalità di questo nuovo viaggio, dunque, è missionaria e conoscitiva insieme; vogliamo vedere come entrare in questo nuovo continente e capire dove è possibile stabilire la sede della nostra comunità, appena, a Dio piacendo, la novizia Anastasie, farà la professione religiosa nel nostro Istituto. Fondamentale per questa visita in Africa è stato l'incontro con vescovo di Idiofa, monsignor Jose Ekanga Moko, che nel 2014 si è recato nella nostra casa madre, per venerare la nostra Beata, ma anche per perorare la causa di una nostra presenza nella sua Chiesa particolare. Oggi tocca a noi, dunque, assumerci la responsabilità di far decollare in maniera definitiva la missione in Congo, visto che il Signore ci ha fatto dono di una giovane del luogo”.
Un dono prezioso e una speranza concreta per portare ossigino in un terra congolese, irrorata dal sangue dei molti martiri “sconosciuti” agli occhi del mondo, ben noti, però al cuore di Dio.
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