Gioacchino l'uomo della Speranza ostinata
Il Monaco dell'Apocalisse vince la XX edizione del Film festival di Terni. Conquista anche i premi per la scenografia e i costumi, la fotografia e gli effetti speciali
Una “speranza ostinata” anche in un oceano di tristezza. Questo è il messaggio della XX edizione del Terni Film Festival: un battello carico di cinema, incontri, musica, spettacoli e messaggi di pace, che ha presenta un programma ricchissimo di eventi e proiezione e che per nove giorni ha animato la cittadina Umbra. Il premio al miglior film è sato assegnato a “Il monaco che vinse l’Apocalisse” di Jordan River su Gioacchino da Fiore, che ha riscontrato grande successo ed ha conquistato anche i riconoscimenti per la scenografia e i costumi, la fotografia e gli effetti speciali.
Ad aprire la XX edizione del Terni Film Festival sabato 16 novembre l’anteprima di Il monaco che vinse l’Apocalisse di Jordan River. Il kolossal su Gioachino da Fiore – in grado di sposare teologia ed effetti speciali – uscirà nelle sale il 5 dicembre e sarà presentato dal regista Jordan River, il direttore della fotografia Gianni Mammolotti, lo scenografo Davide De Stefano, il compositore Michele Josi e gli attori Giancarlo Martini, Ilaria Barra e G-Max – celebre leader dei Flaminio Maphia e protagonista del programma “Stracult” – che interpreta Goffredo d’Auxerre, teologo francese dell’Ordine Cistercense, già segretario di Bernardo di Chiaravalle, vero antagonista del film.
Gioachino da Fiore è stato tra i più influenti personaggi del medioevo: le sue profezie apocalittiche e la divisione della storia in Tre età è stata particolarmente importante anche per la storia del movimento francescano.
Queste le motivazioni della giuria, presentate dal presidente "sono esplicitate dalla visione stessa del film. Chi ha potuto vedere e chi vedrà il film – ha detto al momento della consegna del premio - si troverà dinanzi a non so tutto a una opera audace attuale, potremmo dire anche necessaria perché sappiamo che Gioacchino da fiore è un filosofo, un monaco e teologo studiato anche nel diritto, e che ci pone dinanzi a tre momenti della storia: il tempo del Padre il tempo del (Figlio) del nuovo testamento e il tempo dello Spirito. Veramente crediamo che l'era dello spirito che noi attendiamo sia necessaria”. È questo a parere degli organizzatori del festival il “punto di forza” di questa iniziativa. E’ stata espressa anche l’apprezzamento per gli altri riconoscimenti assegnati per la scenografia, la fotografia, i costumi e gli effetti speciali.
“Il film soprattutto ci ricorda cos'è il cinema, - ha aggiunto – è soprattutto immagine e visione e credo sia molto importante dire perché questo film merita questo premio: perché mettere in immagine l'Apocalisse che senza cadere nel fantasy, senza cadere nelle ‘danbrownaunate’ o nel fantasy il regista Jordan River è riuscito a tradurre teologicamente quelle cose che nella fede si si leggono”.
Presidente del Festival il Vescovo di terni monsignor Francesco Soddu, Presidente onorario Krzysztof Zanussi, Direttore generale Arnaldo Casali, Direttore artistico Moni Ovadia, Direttrice organizzativa Lucrezia Proietti, Coordinamento generale Luca Mannaioli, Beata Golenska, Veronica Manzini.
Ora aumenta l’attesa per l’anteprima nazionale a Roma il 2 dicembre e il 4 dicembre l’anteprima regionale a Cosenza al Cinema Citrigno.
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