La diocesi in preghiera per monsignor Augusto Lauro

Il 7 marzo 2023 poco prima delle 21 è tornato alla casa del padre monsignor Augusto Lauro, vescovo emerito di San Marco Argentano-Scalea nella casa dei suoi parenti dove è stato amorevolmente assistito fino all’età di 99 anni. Del clero cosentino era il secondo vescovo più anziano d’Italia e avrebbe raggiunto a novembre i 100 anni. Nei giorni scorsi aveva anche ricevuto la visita del nuovo Vescovo, monsignor Stefano Rega.

Questa mattina la salma sarà accolta in Cattedrale a Cosenza alle 10 e alle 16.30 sarà celebrata una messa esequiale presieduta dal nostro Arcivescovo monsignor Giovanni Checchinato. Successivamente il feretro sarà portato nella nostra Diocesi di San Marco, dove alle 20 si terrà una veglia funebre e domani, giovedì 9 marzo alle 11.00, avranno luogo i funerali. Poi verrà sepolto nella Cripta della Cattedrale della Città Normanna.

Nato il 29 novembre 1923 a Tarvisio (Udine) è stato ordinato sacerdote a Cosenza il 29 giugno 1947. Assistente diocesano della Gioventù Italiana di Azione Cattolica (Giac) per l’Arcidiocesi di Cosenza e vice-parroco della parrocchia cosentina di Santa Teresa. È stato vescovo ausiliare di Cosenza. Mons. Augusto Lauro, all'epoca Vicario Generale della Diocesi cosentina e mons. Enea Selis furono dei collanti tra il mondo della Chiesa, allora guidata da papa Montini, attento al mondo universitario, e la nascente Università della Calabria (Unical) istituzione che avrebbe raccolto i giovani calabresi.

Il 28 ottobre 1975, anno giubilare, indetto da Papa Paolo VI, venne consacrato, nel Duomo cosentino, dall’allora Arcivescovo di Cosenza, Mons. Enea Selis, di cui fu per quattro anni suo ausiliare dal 1975 al 1979.

Nel 1979, in seguito alla morte di Mons. Luigi Rinaldi, Vescovo di San Marco e Bisignano, destinò Mons. Lauro, fu destinato a quella sede da Giovanni Paolo II. Fu il primo vescovo con il nuovo assetto geografico della diocesi di San Marco-Scalea.

Presentate le dimissioni per raggiunti limiti d’età rientro a Cosenza dove risiedette prima nel Seminario cosentino, poi con i suoi familiari fino alla morte.

L’Arcivescovo di Cosenza. Monsignor Giovanni Checchinato, unitamene a tutto il presbiterio e al laicato che lo ha sempre apprezzato e venerato per la sua sobrietà di vita, umiltà e stile di povertà e di amorevole pastore, lo ricorda con animo grato al Signore della vita e lo affida alle braccia materne di Maria.