On line lo Sportello amianto
Il presidente dell'Ona, Giuseppe Infusini, ha scritto al presidente della Regione per chiedere l'attivazione dello Sportello Regionale Amianto
La lotta all’amianto non si ferma neanche ai tempi del coronavirus. L’Ona Cosenza, da anni attiva sul territorio al fianco di cittadini e istituzioni, prosegue la sua opera nonostante le limitazioni imposte dal delicato momento. Il coordinatore provinciale, Giuseppe Infusini, ha inviato a tutti i sindaci calabresi una comunicazione per portarli a conoscenza dello Sportello Amianto on line gratuito, che l’associazione mette a disposizione per non lasciare soli i Comuni - in accordo alle misure di contenimento del contagio - nella lotta a questo killer silenzioso, che purtroppo continua e continuerà a fare danni e per il quale non esiste altro antidoto che quello della bonifica. Lo Sportello farà da supporto agli uffici tecnici per tutte le problematiche riguardanti l’amianto sul proprio territorio e per informarli sulle modalità di adesione al “Bando regionale per il censimento e la bonifica degli immobili pubblici”, il cui termine per la presentazione delle domande è stato prorogato al primo giugno prossimo. Il presidente Infusini ha anche scritto alla presidente della Regione, Jole Santelli, chiedendole di attivare al più presto lo Sportello Regionale Amianto - idea che l’Ona porta avanti da tempo - da gestire con il supporto degli esperti dell’associazione, in modo da creare una rete con i Comuni e concertare le azioni tese al censimento ed alle bonifiche. Nella lettera a Jole Santelli, Infusini ha sottolineato la necessità per la Regione di recuperare il tempo perso, dato che non si è ancora adempiuto agli obblighi imposti dalla legge regionale 14/2011. Particolare accento viene posto al Piano regionale Amianto, al momento ancora incompleto e ambiguo sulle competenze spettanti alle Asp e all'Arpacal in materia di accertamento dello stato di conservazione delle coperture in cemento amianto. Inoltre, vengono ricordati i provvedimenti da attuare nell’immediato, su cui l’Ona batte i pugni da più tempo: il censimento dei siti con riconosciuta pericolosità per la salute, i finanziamenti per le bonifiche, lo snellimento delle procedure per la microraccolta, la creazione di un tavolo di consultazione con le associazioni di categoria. Proposte, queste, che non hanno ottenuto alcun riscontro da parte della precedente amministrazione. Il presidente Infusini fa sapere inoltre di essere «personalmente disponibile a far parte della struttura tecnica del Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione, in qualità di esperto delle problematiche ambientali connesse con la presenza di amianto nei luoghi di vita e di lavoro».
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