Ci siamo, è derby. La vinciamo noi!
E' la partita delle partite, quella che vale più di tutte. Finalmente l'attesa è finita.
Il derby è il derby, una partita eroica ed esclusa dal campionato. E’ la metamorfosi di giocatori in eroi omerici di battaglie epocali, impresse nella mente, indelebili e sentite. Sono questi i centoottanta minuti imponenti del campionato. Anche se si è a queste latitudini, in un’ambientazione sproporzionata e in un contesto diverso, la Partita riserva sempre il fascino e la grandezza della sua storia. Ventidue guerrieri con i condottieri a contendersi il bottino che va oltre al punteggio finale: la gloria, la supremazia sul territorio. La gioia del vincere o il dolore del perdere affliggeranno vincitori e vinti. Ci sono partite che durano un’eternità. Che raccontano estri e gesta di campioni, di una rivalità extra sportiva tra due popoli, due entità. Catanzaresi e cosentini, due orbite diverse in contrapposizione non solo su temi del calcio, ma su tutto. La Partita, un back out sulla vita dei tifosi. Attesa frizzante nella settimana antecedente. La Partita, simbolismo dei contrasti tra Lupi e Aquile. La Partita, un miscuglio di essenza e passione frenetica che sfocia nell’entusiasmo più disinvolto e assoluto. Ci siamo, manca poco. Catanzaro e Cosenza aprono il sipario al Ceravolo. Gli spettatori sono invitati a prender posto sugli spalti e a gridare per i propri colori. La Partita finalmente. Ritorno di un uragano di emozioni e sentimenti. Vortice travolgente di eccitazioni. Care signore e cari signori tifosi o ultras, ci siamo, il derby è arrivato! Finalmente!
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