Dopo il flop di Brescia c'é tanto da meditare...
Cosenza mai sceso in campo nella gara di esordio del Brescia. La seconda sconfitta consecutiva è una botta che non ci voleva. Cosa fare?
La condotta di gara del Cosenza contro il Brescia è stata inconcepibile. Squadra lenta, senza grinta, forse convinta di portare a casa l'intera posta in palio senza sudare la maglietta. Ma in serie B non funziona così, nulla è scontato, e alla fine non è difficile rimetterci le penne, anche se contro hai una squadra all'esordio e ancora in rodaggio e davanti uno stadio a porte chiuse. Sconfitta meritata per gli uomini di mister Caserta, ma anzitutto per lo stesso timoniere di questa squadra, che dovrà lavorare ancora tanto per fare di questo Cosenza una squadra all'altezza dei nomi che ha.
È il campo a dare l'ultimo giudizio, sempre. E finora su quattro partite sono arrivate due sconfitte brucianti che, al di là degli sprazzi di bel gioco e delle buone operazioni di mercato, dicono che qualcosa non va. A dir la verità non si comprende la strategia adottata dal tecnico silano contro il Brescia. Un primo tempo sonnacchioso lasciava presagire ritmi più alti e maggiore concretezza nella seconda frazione di gioco, meglio liberando sulle fasce D'Orazio e l'esordiente Canotto, di cui si sapeva avrebbe giocato una mezz'ora. Invece, dopo l'intervallo, il Cosenza è stato quasi peggiore del primo, con trame confuse e soprattutto l'incapacità di fare un tiro in porta. Peggio ancora se si pensa che il gol del Brescia, in evidente ritardo di condizione ma dall'alto tasso tecnico, è arrivato all'inizio del tempo. Il bel gioco visto qua e là non basta, perché il calcio è concretezza e, in fin dei conti, contro Modena e Brescia i tiri in porta sono stati davvero pochi.
Una delle speranze è che con l'arrivo di Forte e l'inserimento di Canotto e Florenzi (quando sarà davvero pronto?) questa squadra possa iniziare davvero a far male, al di là delle buone percezioni. Anche oggi la difesa ha dimostrato qualche lacuna e Gemmi sicuramente da subito penserà al mercato degli svincolati. Per il resto, mettere in discussione Fabio Caserta è prematuro, ma ora bisogna iniziare a pedalare e, soprattutto, a fare punti. La sosta sia propizia!
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