Il Catania recupera nel finale, pari del Cosenza (2-2).
Botta di Mungo e Bruccini, risposta di Barisic e Manneh. Lecce in fuga.
Il Cosenza ferma il Catania e per un pizzico non portava a casa l’intera posta in palio. La squadra di Braglia ha fatto la voce grossa piegando nel primo tempo la truppa etnea con Mungo e Bruccini. Lucarelli è rimasto aggrappato con Barisic trovando il pari solo alla fine il pareggio con Manneh. Ma il punto brucia nelle mente dei rosso-azzurri, brucia perché il Lecce è ufficialmente in fuga a +6 lunghezze. I Lupi ottengono un altro risultato positivo, che gli consente di permanere in zona playoff appaiando il Rende a 35 punti al quinto posto.
CRONACA. Braglia rinuncia a Perez e Calamai, che si accomodano in tribuna. Al loro posto dal primo minuti giocheranno Baclet e Trovato. L’attaccante ex Lilla sarà assistito da Mungo. Lucarelli sfodera nuovamente il 3-5-2. I pezzi forti, come Biagianti, Ripa e Marchese si siedono in panchina, ma l’ex attaccante dei Lupi lancia dal primo minuto il cecchino Lodi con ai suoi fianchi Fornito e Rizzo. In attacco i terminali sono Mazzarani e Curiale.
La partita acquista dinamicità. Prima il Catania trova, dopo due minuti, il primo calcio d’angolo. Poi la risposta cosentina: Bruccini tira dal limite, ma la conclusione è deviata. Dal corner, nulla di importante, monitora la retroguardia etnea. Ma la prima onda d’urto è di marca catanese: Curiale, servito dalla destra, gira in porta il pallone con Saracco attento a deviare in tuffo.
Nel momento di amnesia totale del match dove il Catania credeva di avere il predominio (leggero) territoriale, Mimmo Mungo si inerpica per la prateria libera trovata, si porta senza incontrare ostacoli fino al limite dell’area di rigore, ha tutto il tempo per tirare ed esultare per il gol conseguito. Tutto questo al minuto 17. Il Catania ruggisce subito. 22’ angolo. Lodi crea per la testa per l’incornata di y. Saracco si esalta deviano la traiettoria del pallone con le punte delle dita. Ma è solo un abbaglio rosso-azzurro. I Lupi aggrediscono di più e trovano il bis. Calcio di punizione ottenuto per fallo di Tedeschi su Mungo al 26’. Sulla battuta Bruccini con un tiro, forte e preciso quanto basta, “frega” la barriera (il pallone rasoterra passa sotto la selva di gambe etnee) e si infila con Pisseri che guarda impotente. Poi il Catania si è detto “ma noi siamo i secondi della classe ?!” da cui, favorito da una disattenzione dei rossoblu, Barisic (servito da dietro) spara su Saracco, il pallone colpisce il portiere e al 29’ si infila in porta.
Il Cosenza ci prende gusto a impensierire il Catania sfruttando i calci piazzati. Al 36’ Trovato prova la botta da posizione decentrata sul centrodestra (dalla visuale di Saracco), ma il pallone sfila sul fondo non molto distante dalla porta di Pisseri. E di nuovo al 38’ Corsi crossa in area trovando la sponda di un compagno che serve al centro per Bruccini, ma Pisseri prevede il possibile rischio e si impossessa della sfera. Il Cosenza, insomma, non scherza al Massimino. E non scherza nemmeno Trovato. Al 40’ prova la bordata (molto forte), ma l’esito del tiro è eguale a quello precedente.
All’alba della ripresa il Cosenza batte ancora. E batte usufruendo delle opportunità offerte dagli sbandamenti rosso-azzurri, ma Pisseri riesce a salvare prima su Baclet e poi su Bruccini. Lucarelli inizia ad avere timore di trovarsi a fine gara con un ampio distacco sotto il Lecce. Dunque, il mister toglie Fornito e mette Ripa. Il modulo resta inalterato, le due punte sono il neo-entrato e Curiale, mentre Mazzarani indietreggia a centrocampo. Qualche variazione di strategia c’è, Barisic è leggermente avanzato. Ma è al minuto 14 che il Catania manda alle ortiche una ghiotta occasione-gol. Bucolo, servito a due passi dalla porta, sfiora il palo sinistro di Saracco. Lucarelli implementa il peso offensivo della sua squadra con gli ingressi di Manneh, Marchese e Di Grazia. Quest’ultimo fa sentire le sue movenze dinamiche e al 30’ si incunea in area rossoblu e, con il sinistro, conclude in porta. Tuttavia, Saracco risarcisce i compagni per l’errore sul gol etneo compiendo una ottima parata. Il portiere silano salva i suoi ancora un’altra volta, al 37’. Brodic a mezzo metro dalla porta conclude, ma il portiere dei Lupi salva con i piedi.
Il muro rossoblu si sgretola al 43’ del secondo tempo. Angolo di Lodi, sponda di Ripa per Mannek, che davanti a Pisseri non sbaglia realizzando il 2-2. Che è il risultato finale.
Il tabellino:
CATANIA (3-5-2): Pisseri 6; Aya 6, Tedeschi 5,5, Bogdan 6; Barisic 6,5 (33’ st Brodic sv), Rizzo 6, Lodi 7, Fornito 5,5 (8’ st Ripa 6), Porcino 5,5 (23’ st Marchese 6); Mazzarani 5,5 (23’ st Di Grazia 6), Curiale 6 (23’ st Manneh 6,5). A disposizione: Martinez, Blondett, Semenzato, Esposito, Biagianti, Bucolo. Allenatore: Lucarelli 6.
COSENZA (3-5-1-1): Saracco 6,5; Idda 6, Dermaku 6, Pascali 6; Corsi 6, Bruccini 6, Palmiero 6,5 (12’ st Loviso 5,5), Trovato 6, D’Orazio 6; Mungo 6,5 (12’ st Okereke 5), Baclet 6 (24’ st Tutino 6). A disposizione: Zommers, Pasqualoni, Boniotti, Camigliano, Ramos, Braglia T.. Allenatore: Braglia 6,5.
MARCATORI: Mungo 17’ pt, Bruccini 26’ pt, Barisic 29’ pt, Manneh 43’ st.
ARBITRO: Sozza di Seregno.
NOTE. Campo in buone condizioni di gioco. Spettatori: . Ammoniti: Tedeschi (Ct), Palmiero, Saracco (Cs). Angoli: 6-2. Recupero: 1’ pt – 4 ‘ st.
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