Il Cosenza calcio medici conquista lo scudetto
A San Vincenzo, nel Livornese, i medici cosentini hanno sbaragliato la concorrenza delle altre sette squadre ai nastri di partenza del 17. campionato d’Italia
Quarto scudetto in 7 anni per i medici del Cosenza Fc. A San Vincenzo, nel Livornese, i medici cosentini (succedono nell’ordine a Melito Porto Salvo e Reggio Calabria, assenti in Toscana, consentendo alla nostra regione di mantenere il primato per il 4. anno consecutivo) hanno sbaragliato la concorrenza delle altre sette squadre ai nastri di partenza del 17. campionato d’Italia: oltre ai melitesi di Nino Zavettieri (nonostante il grave infortunio occorso nella giornata di apertura a Logozzo a causa di uno scontro di gioco con il portiere del Lecce è andata avanti molto bene fermandosi solo ai quarti) c’erano il Lecce di Mimmo Rocco (la matricola si è ben comportata nonostante un organico ridotto all’osso) mostrando grande organizzazione di gioco, il Napoli del presidente Giacomo Borrelli sconfitto in una finale equilibrata, per ironia della sorte, da un gran gol dell’attaccante silano Gigi Borrelli, Taranto di Antonio Malagnino (giunto terzo), Milano-Brianza (quarto, ha dato a una vita a una semifinale spettacolare con Napoli), Trinacria Palermo di Teo Guzzetta e Associazione Palermo di Giovanni Imburgia. Alcune squadre sia pure largamente rimaneggiate sono arrivate fino in fondo dando vita a un campionato di buon livello, come hanno sottolineato i responsabili dell’Acsi che hanno messo a disposizione gli arbitri e soprattutto l’ex allenatore Nedo Sonetti, che ha assistito alla finale, salutando vincitori e vinti, e ricordando soprattutto i suoi trascorsi in Calabria, a Reggio e Cosenza.
Un campionato impreziosito da un congresso sulle patologie dello sport, dalla beneficenza (donazioni quest’anno a Croce Rossa, Misericordia e Associazione “Nati per leggere”), il 4. torneo di burraco, un’amministrazione comunale sempre vicina agli organizzatori (sindaco e assessori hanno partecipato alle serate di apertura e chiusura al Life Resort Garden Toscana), l’impeccabile logistica curata dalla Silvamala di Renato Scognamiglio, ospiti di rilievo come il prefetto di Livorno, Gianfranco Tomao, che ha incontrato le squadre allo stadio “Biagi”, non nascondendo di fare il tifo per Cosenza, che gli è rimasta nel cuore (a breve gli verrà conferita la cittadinanza onoraria) e infine dal tecnico del Torino, Walter Mazzarri, sanvincenzino doc, che ha premiato i vincitori in una sala affollatissima.
Il Cosenza è arrivato al successo dopo che nella fase eliminatoria ha pareggiato 1 a 1 con Taranto (Borrelli), perso 2 a 1 con Milano-Brianza (gol di Miceli) e superato 1 a 0 il Napoli (ancora Borrelli, bestia nera dei partenopei). Nei quarti contro Lecce è bastato il pari (1 a 1, scatenato Pescetelli, ma decisivo anche il difensore Gianluca Garofalo che ha indossato i guanti per sostituire l’infortunato Sbano dando eguale sicurezza alle retrovie) per avanzare in semifinale dove il Taranto è stato piegato per 5 a 2 (Spina, doppio Pescetelli, Caputi e Cianflone). Il successo dei lupi è stato completato dalla coppa di a miglior portiere Davide Sbano. Miglior giocatore Raffaele Galiero del Napoli, migliore marcatore Salvatore Ripepi di Melito con sei centri, premio fair play al Palermo di Giovanni Imburgia.
La rosa del Cosenza medici Fc: Borrelli, Camodeca Andrea ed Eugenio, Canino, Caputi, Caputo, Cianflone, Garofalo, Giuzio, Guzzo (sempre in campo nelle sei gare giocate), Mazzuca, Mancuso, Morrone, Miceli, Pescetelli, Nicoletti, Putortì, Puzzo, Sbano, Spina e Turano, il vice di Costabile, Mario Faraca, il dirigente accompagnatore Domenico Camodeca e il fisioterapista Libero Polizza.Viviana Rosito
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