Il Cosenza è un cantiere aperto che fa ben sperare
E' necessario che giorno dopo giorno i calciatori giovani e quelli esperti si amalgamino sempre più, perché la stagione 2020-2021 si gioca proprio su questo.
Dopo Cosenza - Cittadella, rimangono le buone sensazioni già espresse dopo la trasferta di Ferrara. Il Cosenza, non può essere diversamente alla terza giornata e dopo una semi-rivoluzione, è un cantiere aperto; però lo spirito di squadra sembra davvero buono. Forse oggi, attendendo tempi migliori, schemi e ruoli più definiti, già può bastare. Meglio ancora se, insieme a ciò, arrivano anche i punti che muovono la classifica.
Il pareggio contro il Cittadella ha detto che il Cosenza è ancora inferiore ai veneti, ben più rodati, ma che ci sono i margini per ridurre il gap e vivere un campionato più sereno rispetto a quello finito a inizio agosto. La reazione dopo il gol subito e le buone occasioni, potenziali e non, costruite nella ripresa, dimostrano che la squadra è sul pezzo, che vuole e sa reagire. Per fare questo, è necessario che giorno dopo giorno i calciatori giovani e quelli esperti si amalgamino sempre più, perché la stagione 2020-2021 si gioca proprio su questo. Mister Occhiuzzi avrà questo compito importante: far crescere i tanti Millennials che sono in squadra affianco a quanti questa categoria la giocano da più tempo. Il tecnico cetrarese - che è abituato a lavorare con i giovani e che parla quotidianamente con i ragazzi - farà certamente bene questo lavoro, che sarà necessario per vivere un campionato con qualche sfizio da togliersi.
Occhiuzzi ha certamente le idee chiare, ma deve lasciarsi sorprendere anche dalla duttilità tattica dei suoi ragazzi, che gli consentono più alternative. E' significativo che il centrocampo sia composto di giocatori tecnici, muscolari e dinamici incursori, e questo sarà utile per sbizzarrire la fantasia sull'assetto offensivo. Un plauso al tecnico bruzio per il suo progetto di non dare punti di riferimento alle difese avversarie, ma probabilmente un calciatore come Baez, se parte da sinistra più che dal centro, può servire meglio il centravanti; spesso, infatti, pare che Jaime tolga spazio all'ariete, costretto a girare troppo alla larga e a occupare poco l'area di rigore, con il rischio di avere poche opportunità durante il possesso palla. Ma ci sarà tempo per valutare meglio il da farsi, soprattutto perché Occhiuzzi è un tecnico capace e attento.
La gara contro la Reggina sarà probabilmente una vetrina dal primo minuto per tanti ragazzi arrivati nelle ultime ore del mercato. Tutta benzina.
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