La grinta di Bisoli e il risultato pieno che mancava così tanto
Il Cosenza batte l'Alessandria, l'agguanta, e ora prova a dare continuità di risultati.
Tre punti dovevano essere e tre punti sono stati. Il Cosenza rimanda battuto l'Alessandria e lo aggancia a 23 punti. Non è stata certamente la partita perfetta quella disputata dai lupi al San Vito, che nel primo tempo erano andati sotto con i grigi, invero ben messi in campo da Moreno Longo. Un Cosenza apparso sottotono in molti dei suoi elementi, molto meno nel tecnico Bisoli, che per i 97' effettivi di gioco non ha mai cessato di incitare i suoi, confortandoli anche nei momenti più difficili.
Un Cosenza confuso e fragile, che ha patito la buona organizzazione e la verve offensiva alessandrina, nonostante il discreto numero di angoli ottenuti dai padroni di casa e il sostegno dei tre mila del Marulla. Il pareggio di Camporese, quasi una fotocopia del gol piemontese, ha ridato slancio e vitalità prima al pubblico e poi agli stessi calciatori in campo; e pazienza se alla fine, senza fare nulla di trascendentale e anzi continuando a palesare tutte le difficoltà di questo mondo a centrocampo, il gol è arrivato con un rigore, peraltro conquistatosi con esperienza da Larrivey. Contavano solo i tre punti, che il Cosenza raccoglieva tutti in una volta da fine ottobre. Un digiuno che ormai era diventato pesante, e che aveva portato agli esoneri di due allenatori.
Onore a Bisoli che ha portato una nuova spinta a una squadra ancora fortemente in difficoltà, ma che finalmente sta muovendo la classifica. Rimane il rammarico per i due punti persi a Crotone a pochi minuti dalla fine, ma ormai bisogna guardare avanti. All'orizzonte c'è un nuovo turno infrasettimanale, e l'esigenza, nonostante la forza del Frosinone, è quella di continuare a darsi un'iniezione di fiducia.
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