Un Cosenza in costruzione e alla ricerca delle idee giuste
Esordio in casa con pareggio contro l'Entella, in attesa del completamento dell'organico. Chissà che dopo la sosta qualche migliaia di tifosi non possa entrare allo stadio.
Il Cosenza deve affrettarsi a completare la rosa, e a farlo con calciatori utili alla causa, se non vuole vivere un altro anno di sofferenza. La partita contro la Virtus Entella, un pareggio che ai più è apparso naturale conseguenza della precaria condizione di due squadre ancora incomplete, ha evidenziato, al netto delle scusanti, che sul mercato c'è ancora da lavorare. Volendo fare un paragone con la squadra che iniziò la scorsa stagione, di certo abbiamo visto in campo maggiore ritmo e grinta, soprattutto nella prima parte di gara. Merito di Occhiuzzi che vuole disegnare un Cosenza corto tra le linee, aggressivo e anche particolarmente offensivo. Se la prima frazione di gioco è la cartolina del calcio che il mister cetrarese intende fare, allora le premesse ci sono.
Mancano diversi interpreti, però. Sia sugli esterni che al centro del gioco si può e si deve migliorare. Le difficoltà di Sciaudone e Bruccini nel reggere il centrocampo a due, anche a causa delle inadatte caratteristiche tecniche, impongono con forza la necessità di un metronomo che dia geometrie e renda più fluido il gioco. Baez ha provato a fare il regista avanzato, ma non può essere questa la soluzione giusta.
In attesa di rivedere Gliozzi, arrivato da pochi giorni, e Litteri, occorre almeno un attaccante. Non è detto che debba essere un ariete d'aria di rigore, ma forse anche una seconda punta veloce che si inserisca negli spazi aprendo le difese. La storia degli ultimi anni in riva al Crati ci dice che anche con i piccoli si può fare del male, soprattutto se calciatori come Carretta e Sacko saranno in grado di creare la superiorità numerica.
Il Cosenza è ancora in costruzione e occorrerà tempo prima del top. Dopo la partita con la Spal, che sulla carta è una delle più ostiche della stagione, ci sarà una salutare sosta. Forse solo allora si entrerà veramente nel clima campionato. Sperando che prima o poi ci si decida di far entrare quache migliaio di tifosi allo stadio, perché il campo sportivo così vuoto e senza rumori è un pugno nello stomaco e deturpa lo spettacolo.
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