Belle storie da Serie A
Un quartiere di Verona che continua a far parlare di sé
Chievo Verona a punteggio pieno dopo aver battuto Empoli e Lazio. I biancocelesti furono la seconda vittima consecutiva quando i clivensi esordirono in serie A nel 2001. L'esempio che nel calcio si può lavorare bene anche da piccoli.
Correva la stagione 2001 - 2002 quando il Chievo Verona esordiva in serie A. Era un grande miracolo sportivo, poter ammirare il quartiere di una città nella piazza grande del calcio. Lo stadio Bentegodi accendeva le luci per la più piccola delle squadre dell'area urbana. Allora l'avversario era, a proposito di Piazza Grande, il Perugia. Si accendono ancora, a distanza di 14 anni, le luci sul Chievo. Come allora, anche quest'anno i mussi volanti sono partiti fortissimo. Allora fu 3-0 ai grifoni all'esordio, e la giornata successiva 3-2 alla Lazio all'Olimpico. Ah, però!!
Quest'anno, invece, la truppa di Maran (allora a sedere sulla panca c'era Gigi Del Neri) ha esordito rimontando a Empoli e vincendo 3-1 e adesso ha vinto, ancora contro la Lazio, con un perentorio 4-0.
Corsi e ricorsi storici. Quella stagione fu da sogno, settimo posto e gloria europea. Seguirono tornei da coppa Campioni e coppa Uefa. Una bella storia, per una città e una dirigenza capaci di rinnovarsi negli anni, cadendo (un anno di serie B) e rialzandosi subito. L'inizio della stagione 2015 - 2016 è la dimostazione che nel calcio, anche da parte di piccole realtà, si può lavorare bene, anche a lungo. Confermarsi come una bella realtà, una bella storia da serie A. Cambieranno gli interpreti, da Cossato, Marazzina ed Eriberto a Paloschi, Meggiorini e Birsa. Non cambia la sostanza, non muoiono i sogni.
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