"Chiediamo una cappella per il nostro Tribunale"
Due richieste dell'Unione Giuristi Cattolici di Cosenza.
Riportiamo una nota dell'avv. Federico Montalto, presidente della Unione Giurisiti Cattolici di Cosenza, in merito alla seconda richiesta avanzata alla presidenza del Tribunale bruzio di un piccolo locale adibito a cappella.
Credendo di interpretare il sentimento di tutti i cristiani cattolici che si recano nel Palazzo di Giustizia cittadino, nei mesi scorsi ed ancora oggi ho, anche a nome dell'Unione che rappresento, richiesto, come già avvenuto in diverse strutture pubbliche cittadine e nazionali, un piccolo locale da poter adibire, previa benedizione a cura del nostro assistente don Salvatore Fuscaldo, un giorno spero non troppo lontano, a cappella religiosa impegnandomi, sin da ora, per volontà di tutti i giuristi cattolici, magari con l'aiuto del Consiglio dell'Ordine e della Curia cittadina, sentita la commissione della CEI per l'edilizia di culto e la Consulta nazionale per i beni culturali ecclesiastici, all'adeguamento dello stato dei luoghi ed all'arredamento Sacro. Ho precisato nella richiesta che già altrove, in particolare mi riferisco alla Suprema Corte di Cassazione, si trova un edificio adibito a luogo di culto. L'importanza della piccola cappella religiosa, all'interno del Tribunale, rappresenta senza dubbio alcuno un segno concreto della Chiesa pellegrina sulla terra ed immagine della presenza di Nostro Signore nelle difficili vicende che si trova a vivere chi frequenta le aule di giustizia, contribuendo così a rendere il luogo in cui espletiamo la nobile professione quotidiana una dimora di Giustizia, di bontà e di pace.
La prima richiesta del 9 giugno 2014:
Illustrissimo Presidente,
come già accaduto altrove, Vi chiediamo, con cortesia, di
voler destinare uno dei locali del Palazzo di
Giustizia, a piccola cappella assicurando, in
caso di riscontro positivo, avendone già parlato
con il nostro Consigliere Spirituale, Mons.
Salvatore Fuscaldo, la concreta partecipazione,
siamo certi con il sostegno del Consiglio
dell’ordine, all’acquisto ed alla sistemazione
degli arredi necessari.
La seconda richiesta dell'10 giugno 2015:
Illustrissimo Presidente,
come già presente in altri uffi ci pubblici così
anche all’interno dei locali della Suprema
Corte, Le chiedo, anche a nome dei colleghi
dell’Unione che ho l’onore di rappresentare,
di volerci concedere, con estrema cortesia, uno dei piccoli
locali inoccupati del Palazzo di Giustizia, al fi ne di poterlo
adibire, secondo le prescrizioni che Vostra Signoria
vorrà indicarci, a piccola Cappella restando, ovviamente
inteso che, in caso di accoglimento della presente, sarà
nostra cura, arredarla e renderla idonea al nobile uso
auspicato.-
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