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Chiesa&Emergenza/8 - Don Mario dj sul sagrato della chiesa di San Pietro a Carolei

Casse e musica ogni mattina dalle 11 alle 13 per intrattenere i fedeli con brani di vario genere

Chiesa&Emergenza/8 - Don Mario dj sul sagrato della chiesa di San Pietro a Carolei

È pratica comune lodare il Signore attraverso la musica e attraverso il canto, specie durante la celebrazione eucaristica. Eppure c’è chi, all’interno dell’Arcidiocesi Cosenza – Bisignano, ha intrapreso questa direzione scegliendo la via della “fantasia pastorale”. Fantasia, dunque, accompagnata tuttavia dall’amore per il Signore e per le sue creature. Così don Mario Ciardullo, parroco di Carolei, ha stabilito un singolare metodo di vicinanza ai fedeli. Di questi tempi ci si affaccia dai balconi per i flashmob, si canta, si balla e si cerca di mettere per poco tempo da parte dolore e angoscia.

All’insegna dunque di questa circostanza così inaspettata don Mario ha allestito, all’esterno della chiesa di San Pietro in Carolei, una piccola postazione musicale in cui il parroco; ogni mattina dalle 11 alle 13, diventa dj e intrattiene i fedeli con brani di vario genere. “Musica insieme”, questo è il titolo dell’iniziativa lanciata da don Mario, seguita dall’hashtag #maimollare. Un banchetto, un consolle, un paio di grosse casse e, come l’ultima canzone di Elettra Lamborghini, da quel momento in poi “musica e il resto scompare”. È vero che le circostanze più avverse, a volte, assieme ad un sentimento di sconforto, sono parimenti in grado di generare speranza, stimolando così ingegno e creatività. “L’iniziativa è nata in modo molto semplice, questo silenzio assordante ha stufato un po’ me e un po’ tutti” – così dichiara don Mario – “Tutto ciò è nato per gioco, da lì però in molti mi hanno scritto di fare una diretta, e dopo averla fatta mi sono ritrovato su alcuni media. Metto tutti i tipi di musica, assieme a quattro o cinque brani religiosi, per poi ogni volta concludere con l’Inno di Mameli. Secondo me la musica è la via maestra in questo periodo, alcuni generi fanno distrarre; altri invece riportano indietro nel tempo. Dato che il virus ha dissacrato tutto, questo è un modo per esorcizzarlo, cercando allo stesso tempo di far compagnia agli anziani o a chi è solo. Voglio trasmettere speranza, il non arrendersi, e non dimentichiamoci che il primo compito del diavolo è il farcela perdere la speranza, farci perdere la voglia di fare del bene. Con la musica invece” – chiosa don Mario – “si può raggiungere una dimensione nuova e futura”.

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