Cosenza. Un preludio al Natale nel pieno rispetto del lockdown

Quando realizziamo questo reportage sono le 15:30 del 24 dicembre 2020. Corso Mazzini è quasi deserta. Al di là degli esercizi commerciali che secondo l'ultimo decreto legge del Governo possono rimanere aperti, le saracinesche dei negozi sono tutte abbassate. Un Natale in lockdown. Quello che manca, soprattutto, rispetto agli altri anni, è quell'immensa onda di giovani che trasformavano la città in un'unica festa a cielo aperto, tra brindisi e musica ad alto volume. Locali e bar inaccessibili, per questa vigilia di Natale, di certo più sobria e anzi assai più simile a quella dei decenni scorsi. Un clima diverso, insomma, rispetto alle ultime vigilie. Se è vero, come è vero, che il giorno del consumo più sfrenato quest'anno è stato il 23 dicembre, è altrettanto vero che nella giornata della vigilia di Natale Cosenza si è risvegliata in un silenzio quasi surreale. I cosentini si sono preparati alla notte più attesa restando a casa, principalmente nelle ore pomeridiane, dopo aver completato, nella mattinata, gli ultimi acquisti per la sera. Il corso principale è stato presidiato da parte dell' Esercito Italiano e delle forze di polizia e dei carabinieri, che hanno vigilato affinché non si verificassero i tanto scongiurati assembramenti. Una ronda continua, che però ha potuto riscontrare la sostanziale correttezza dei cittadini bruzi. La zona rossa proseguirà fino alla prossima domenica 27 dicembre, una iniziativa tesa ad evitare l'assembrarsi di un maggior numero di persone nel salotto buono della città.