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Il Rendano riparte con la prosa

Presentata la programmazione della nuova stagione. Diversi gli appuntamenti in programma.

Il Rendano riparte con la prosa

Riflettori puntati sul teatro A.Rendano per l'apertura della nuova stagione di prosa 2015-2016. Il calendario è stato presentato il primo ottobre nel Chiostro della Chiesa di San Domenico a Cosenza. All'evento erano presenti personalità di spicco del mondo della politica e dello spettacolo come Rosaria Succurro, assessore al teatro del comune di Cosenza, Ugo Dattis, dirigente settore cultura del comune di Cosenza, Enzo Noce, Giuseppe Citrigno e Gianluigi Fabiano de "L’AltroTeatro”. Il programma è stato realizzato grazie a una commistione sapiente di interventi pubblici e privati, finanziato dal comune di Cosenza per la lirica e curato dall'associazione “L' AltroTeatro” per la parte inerente alla prosa. Questa - come sottolinea Rosaria Succurro - l'idea vincente che ha garantito il sold out lo scorso anno. "Affidare ai privati le stagioni del nostro teatro di tradizione significa creare programmi di qualità graditi al pubblico senza però pesare sulle casse dell'amministrazione" prosegue l'assessore. Le fa eco la risposta entusiasta dell'associazione che pone l'accento sulla ritrovata vitalità del Rendano e ribadisce l'unicità di una stagione "ricca, variegata, con ben tre produzioni provenienti dal Teatro Sistina". Di sicuro è un programma ambizioso quello del Rendano. E di prestigio. Tanti sono i nomi illustri che ne popoleranno il palcoscenico. Da Sabrina Ferilli a Barbara Bouchet, da Iva Zanicchi a Fiorello, per concludere in bellezza con Massimo Ranieri, il teatro propone una serie di rappresentazioni capaci di accontentare grandi e piccini, di mettere d'accordo i gusti più disparati, di stimolare la riflessione senza mai annoiare. Divertimento ed eleganza si prendono a braccetto in una programmazione il cui successo, con queste premesse, è quasi assicurato. Sono dodici le serate in programma. Oltre alle gustosissime commedie all'italiana di Luigi de Filippo e Vincenzo Salemme, non mancano i musical come My fair lady (la cui fama molto deve alla versione cinematografica con Audrey  Hepburn e Rex Harrison) messo in scena dalla compagnia di Corrado Abbati, e l'attesissimo Rapunzel con il grande ritorno al musical di Lorella Cuccarini. E ancora, ugualmente degne di nota sono il gospel, dedicato all'antica tradizione dei canti sacri afro-americani, la danza classica e l'operetta, di nuovo patrocinata dalla compagnia di Abbati, e, last but not least, il memoriale di Fiorello per il grande maestro Domenico Modugno dall'emblematico titolo "Spero che un sogno così".  Al tutto fa da cornice un inizio davvero in grande stile. La prima infatti, alza il sipario sull'acclamatissima riscrittura di Pinocchio di Saverio Marconi e Pierluigi Ronchetti, con le musiche di Dodi Battaglia, Red Canzian e Roby Facchinetti, e le liriche di Stefano D'Orazio e Valerio Negrini. Si tratta di uno spettacolo di grande richiamo che ha avuto, fin dalla sua prima edizione nel 2003, un poderoso riconoscimento di pubblico e critica. Al punto che, tra il 2009 e il 2010, è approdato a New York e in Corea e vanta oggi oltre 500.000 spettatori e centinaia di repliche in tutta Italia. La serata del 24 novembre, quella inaugurale, si carica di moltissime aspettative. La speranza, per questo e per gli altri appuntamenti, è quella di non lasciare posti vuoti. In ogni caso, indipendentemente dagli esiti, quella del Rendano appare una scommessa giocata e vinta. Il teatro, come istituzione, riabbraccia il suo ruolo focale nella comunicazione di massa, rinuncia alla posizione elitaria a cui il sopravvento di televisione e cinema lo avevano relegato negli anni passati e risorge dalle proprie ceneri, ponendosi come mezzo di comunicazione inalterato e irrinunciabile veicolo di contenuti. In quest’ottica, l’obiettivo, molto ambizioso, è di restituirlo agli antichi fasti e di consegnargli lo scettro di punto fermo nel panorama culturale calabrese e meridionale.

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