In anteprima dal Planetario di Cosenza

Nella sala all’interno del Planetario, lungo il meridiano di Cosenza, scorrono pianeti e costellazioni. Occhi all’insù, come se si fosse davvero sotto l’aperto cielo. Invece, il cielo, all’interno della nuova realtà consegnata alla città, è presentato e spiegato. È intitolato a Giovan Battista Amico, cosentino, il Planetario bruzio.

Sono 113 le poltrone installate per contemplare la bellezza dell’Universo. Dalla luna alle stelle, dal sole ai pianeti, cercando la stella polare, visti da differenti punti di osservazione. Le poltrone, basculanti e roteanti, sono la postazione per godere dei servigi del proiettore ottico starmaster ZMP della Zeiss, unico in Italia e tra i migliori d’Europa, capace di proiettare nella cupola fino a 4000 stelle. 

Un sistema di proiezione tra i più avanzati in Europa e il migliore attualmente esistente in Italia. Lo starmaster è integrato da altri 6 proiettori digitali che possono funzionare autonomamente o sincronizzati tra di loro. Lo starmaster è progettato per cupole di proiezione tra 12 m e 18 m di diametro. La cupola di Cosenza è di 15 m.

Sotto la cupola, sull’immagine proiettata della volta celeste (la strumentazione in dotazione al Planetario bruzio consente di riprodurre “il cielo” durante epoche diverse), le stelle sono unite a disegnare i soggetti danno il nome alle costellazioni. Uno spettacolo che farà lasciare a bocca aperta i tanti visitatori che da domani, quando verrà inaugurato alle ore 19,30, visiteranno il Planetario.

Sul pavimento, intorno alla cupola, i pianeti vengono spiegati uno ad uno, dal cielo, invece, discendono, appesi a un filo, riproduzioni dei pianeti.  In via di conclusione invece il Museo della Scienza, che attirerà giovani e adulti in un viaggio sui misteri dell'universo.

Lo spettacolo inaugurale

Si intitola “Un Passo. Sognando la luna” e sarà dedicato all’universo, ai suoi corpi celesti ed alla luna, lo show pensato apposta per la cerimonia di inaugurazione del Planetario di Cosenza. Lo spettacolo è curato da Parente Fireworks Group e dalla Compagnia dei Folli. Quello che sarà proposto ai visitatori è un evento multimediale unico, che unisce la magia della luce, la meraviglia di acrobati e danzatori aerei, il teatro e la musica. Nel 50esimo anniversario dello sbarco sulla luna, lo spettacolo vuole essere un inno ai sognatori e alla loro instancabile e tenace voglia di raggiungere orizzonti sempre nuovi. La direzione artistica è di Antonio Parente e Carlo Lanciotti, autore e voce narrante è Alessandro Martello, la regia pirotecnica è affidata a Giuliano Sardella.