La musica al servizio della vita: un evento di solidarietà al Rendano di Cosenza
La musica al servizio della vita. Difenderla, curarla, custodirla, a sostegno della Fondazione Il Cuore In Una Goccia Onlus
Si è tenuto lo scorso sabato 2 marzo, nella Sala Quintieri del teatro “A. Rendano” di Cosenza, l’evento dal titolo: La musica al servizio della vita. Difenderla, curarla, custodirla, a sostegno della Fondazione Il Cuore In Una Goccia Onlus.
La Fondazione si occupa della difesa della salute materna e fetale e dell’ accompagnamento di quelle coppie che, pur ricevendo una diagnosi prenatale infausta, decidono di portare avanti la gravidanza fino al suo compimento naturale. Genitori coraggiosi che scelgono la vita contro la cultura della morte e dello scarto, tante volte additata da Papa Francesco come uno dei mali che affligge la nostra società. L’evento spettacolo è stato promosso dalle Officine Sinfoniche Telesiane dirette dal maestro Concita Silvestri. Parteners dell’evento il Comune di Cosenza, che ha fornito gratuitamente la splendida location ed è stato rappresentato in sala dal presidente della commissione cultura dott.ssa Alessandra De Rosa, l’AMMI, in persona del presidente avv. Carmela Mirabelli, il liceo classico Telesio di Cosenza nella persona deldirigente Antonio Iaconianni, che ha reso possibile la partecipazione della giovane orchestra dello storico liceo cosentino sopra menzionata. L’evento ha visto la partecipazione anche della scuola d’arte Musiké. L’orchestra, interamente composta da giovani, ha allietato i presenti eseguendo brani di diverso genere: da Ennio Morricone a Fabrizio De André. Ha condotto la serata Elena Pistilli, referente dello sportello di accoglienza delle maternità difficili di Cosenza.
La musica ha intramezzato gli interventi del prof. Giuseppe Noia, presidente della Fondazione Il Cuore In Una Goccia Onlus, che ha portato la sua testimonianza raccontando come l’incontro con Santa Teresa di Calcutta abbia cambiato profondamente la sua vita professionale e della prof.ssa Tiziana Iaquinta, docente di Pedagogia Generale e Sociale dell’UMG di Catanzaro, la quale ha relazionato sulla importanza della pedagogia del dolore per le nuove generazioni. In una società in cui vige la dittatura dell’istante e del provvisorio – i social network ne sono una evidente dimostrazione- occorre riappropriarsi di spazi di riflessione in cui il singolo possa elaborare e comunicare il proprio dolore. Una serata in cui i temi della centralità della persona umana,a partire dalla vita prenatale, della cultura medico-scientifica e della bellezza della comunicazione attraverso la musica si sono intrecciati dando vita ad un evento di condivisione e solidarietà.
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