Mare e turismo. Come ci si prepara alla ripartenza nel settore alberghiero?
I progetti messi in campo da alcuni albergatori a Paola, Amantea e Praia a Mare
A Praia a Mare l’hotel Covid free
“Abbiamo pensato di sfidare il Covid lanciando l’AppartHotel Covid Free, un’iniziativa che prevede la valorizzazione di una struttura ricettiva abbandonata pensata per offrire un soggiorno in un hotel completamente monitorato sotto l’aspetto igienico sanitario per cercare di dare un supporto nel contenimento e nella lotta al Sars Cov-2 attraverso un costante monitoraggio e un tracciamento delle persone che intendono soggiornare a Praia a Mare”. A dirlo è Matteo Cassiano, imprenditore impegnato nella valorizzazione e nella promozione territoriale di numerose località italiane. Per garantire una vacanza sicura, oltre all’adottare i protocolli di sicurezza come la sanificazione degli ambienti e il rilevamento della temperatura, è previsto il tracciamento quotidiano degli ospiti che entrano ed escono dalla struttura:“Tampone all’ingresso e all’uscita per tutti gli ospiti, tampone ogni tre giorni per quelli che intendono fare un soggiorno più lungo. Abbiamo selezionato il personale altamente specializzato che effettuerà i tamponi antigenici ai nostri ospiti; saremo convenzionati con alcune farmacie presenti sul territorio”. Ma c’è di più: “L’idea- spiega- è far diventare la struttura totalmente green, partendo dai pannelli solari al solaio termico per l’acqua calda, fino ad arrivare al recupero dell’acqua piovana con dei sistemi di fitodepurazione, e all’arredamento ricavato da materiali riciclati; questo ci porterà ad avere una struttura completamente green e nel pieno rispetto dell’ambiente. A questo si affiancheranno dei servizi, anch’essi green, come la prima imbarcazione elettrica che consentirà ai turisti di visitare l’isola di Dino nel pieno rispetto dell’ambiente”. Il progetto si affianca all’iniziativa #hosconfittoilcovid19, iniziativa lanciata lo scorso anno, quando “sei regioni hanno offerto 240 soggiorni gratuiti a coloro i quali avevano sconfitto il Covid”. Nuovi modelli di business e impegno nella sostenibilità ambientale, senza dimenticare le persone, da cui tutto parte: “Di fronte ad iniziative simili che garantiscono occupazione, servizi, che va a garantire una maggiore presenza di turisti, dunque un flusso economico maggiore. Siamo in un contesto in cui le attività stanno chiudendo, e noi, invece, cerchiamo di aprire”. La pandemia ha modificato le abitudini, “basti pensare ai protocolli adottati nel check-in che stiamo cercando di velocizzare e migliorare, o più semplicemente alla colazione che prima prevedeva il self-service e si svolgeva in sala, mentre adesso il cliente la sera deve compilare il room service; fino alla balneazione che richiede maggiori spazi”. “Mi impegno per dare una mano al territorio, alle persone che cercano lavoro; cerco di stimolare anche i miei colleghi che in questo momento si trovano ad affrontare un momento di difficoltà in cui hanno le strutture chiuse e c’è chi pensa di non aprire per la stagione turistica”, conclude.
Amantea. Esposito: “Siamo stati sempre efficienti”
Il settore ristoranti e alberghi a causa dell’emergenza Covid-19 brucia nel biennio 2020-2021 oltre 38miliardi di euro. Queste le stime quantificate dall’Osservatorio sui Bilanci 2019 del Consiglio e della Fondazione Nazionale dei Commercialisti. Il Governo Draghi nei giorni scorsi ha annunciato una graduale ripartenza del Paese, legata sempre ai colori delle regioni, a partire dal prossimo 26 aprile. Come ci si prepara alla ripartenza del settore alberghiero? Ne abbiamo parlato con Valentino Esposito, direttore del Mediterraneo Palace Hotel di Amantea.
Il turismo è uno dei settori in ginocchio. Come si prepara alla ripartenza?
Ci siamo preparati più volte alla ripartenza a causa delle aperture e chiusure che si sono succedute nell’ultimo anno. Siamo nelle condizioni di poter fare turismo già da adesso; siamo stati sempre efficienti, anche se a ritmi ridotti.
Con il Covid è cambiata la domanda turistica?
Sì, è cambiata. L’unico tipo di turismo fatto è un turismo legato al lavoro. Nella stagione invernale venivano clienti per trascorrere il weekend usufruendo del centro benessere, ora, dovendo sottostare alle norme che impediscono l’apertura dei centri benessere, gli unici clienti sono quelli che vengono qui per esigenze lavorative.
Quali i settori in cui avete investito per la ripartenza?
La flessibilità tariffaria è una conseguenza.Tra le prime azioni che cerchiamo di intraprendere vi è quella di abbassare un po’ i prezzi offrendo magari qualche servizio in più, in ogni caso si fa ben poco a causa del divieto di spostamento.
La parola d’ordine è cautela. Quali le attenzioni speciali riservate ai clienti?
Adottiamo innanzitutto percorsi diversificati affinchè non si creino assembramenti; seguono poi la sanificazione degli ambienti, il distanziamento che viene assicurato anche dalle pareti in vetro collocate nella hall, poi il gel igienizzante collocato nell’area della reception, nella sala ristorante e all’ingresso dell’ascensore. Nella sala ristorante è vietato il buffet, effettuiamo il servizio ai tavoli prendendo gli ordini attraverso il menu elettronico.
Durante la pandemia abbiamo riscoperto il piacere del turismo locale. Occorre ripartire da qui?
Sì, sicuramente. La nostra è una regione che non ha gli stessi numeri che si registrano nei grandi centri urbani del nord Italia in cui la gente è abituata a trascorrere il weekend fuori porta. Noi dovremmo incentivare di più il turismo.
Paola. Paola Gallo del B&B Villa Fontana: “Speriamo di ripartire presto”
“Siamo in attesa di poter ripartire, speriamo che le persone inizino a investire di nuovo nel turismo, soprattutto quello nel nostro Paese”. A dirlo è Emilia Gallo, titolare del B&B Villa Fontana Saia di Paola. “A causa della paura abbiamo chiuso temporaneamente la struttura, speriamo di ripartire presto. Abbiamo investito nell’igiene degli ambienti e siamo molto attenti all’uso dei dispositivi personali di protezione; per tutelare maggiormente i nostri clienti serviamo la colazione in camera in inverno, mentre in estate, avendo la fortuna di poter disportre di un ampio spazio all’aperto, la serviamo all’esterno; l’ntero servizio è svolto con rigore in modo da tutelare i nostri clienti”. Check-in e pagamento on line, una procedura che consente un risparmio di tempo ed evita assembramenti nella hall. Se il Covid ha avuto un merito, certamente è quello della riscoperta del piacere del turismo locale: “Sì, noi speriamo molto in questo aspetto”, ha concluso. (RP)
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