Un centro di raccolta e guardaroba firmato Casa San Francesco

Uno scatto che ritrae un luogo che si apre a nuova vita. Un capannone che ‘si veste’ di nuovi e più vivi colori per raccontare storie di gentilezza, di solidarietà e di amore. ‘Ero nudo e mi avete vestito': è questo il nome scelto per presentare alla città di Cosenza il nuovo centro di raccolta e guardaroba, il servizio di Casa San Francesco a favore dei poveri. Un nome scelto non a caso per raccontare quanta bellezza si cela in un atto di carità: “Questo brano del Vangelo di Matteo riporta alle opere di carità che abbiamo esercitato ed esercitiamo nel corso della nostra vita, in questo brano del Vangelo Gesù ci parla della carità verso i fratelli”, dice il presidente di Casa San Francesco, padre Pietro Ammendola. Riprendendo le parole di Sant'Ambrogio, padre Pietro Ammendola dice: “ ‘Ciò che tu hai in casa e che non usi appartiene ai poveri e va donato, la carità fatta ai poveri è un prestito a Dio’, e siccome Dio è sempre fedele, quando riceve un prestito fa di tutto per restituirlo. Da presidente di Casa San Francesco non posso che rallegrarmi per questo ulteriore passo in quella che è la vita di Casa San Francesco, un ulteriore passo che non diventa occasione per cadere nella vana gloria di aver fatto ancora qualcosa, ma è la gioia di poter offrire ancora una nuova opportunità. Queste cose sono di edificazione, di vanto, non solo per noi che portiamo avanti la realtà di Casa San Francesco ma per tutta la città di Cosenza. Guardando gli ambienti sono gioioso, credo che poche città possano vantare un dispensario così, la città deve essere orgogliosa di questo”. Dal 1 dicembre partirà il servizio di accoglienza residenziale con il servizio emergenziale di accoglienza notturna che servirà a garantire maggiore sicurezza e a preservare dai rischi del freddo e delle intemperie chi è costretto a vivere abitualmente in strada. 

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