Un nuovo corso per l'ospedale di Cosenza?
De Salazar: Voglio aprire l'ospedale a cittadini, associazioni, media.
«Non sono qui per “vendere” cose che non si possono avere, offrire scenari meravigliosi per dopodomani. Bisogna ragionare insieme, dirigenza di Ospedale ed Asp, professionisti, istituzioni, cittadini ed associazioni, per migliorare l’attuale situazione, la Sanità non è un singolo prodotto ma il risultato degli sforzi di tutti. La missione che il presidente Occhiuto mi ha affidato, è di “recuperare l’Annunziata” alla Città quindi devo misurarmi ogni giorno coi “numeri” dettati in gran parte da soffocanti parametri nazionali, le criticissime situazioni pregresse e le cose più urgenti da fare».
Vitaliano de Salazar, da meno di 2 mesi commissario dell’Azienda ospedaliera, “non promette” né cerca facile consenso che risulterebbe demagogico; chiede di esser giudicato da risultati che in parte già ci sono: trasferite Ematologia ed Oncologia al "M. Santo", quindi recupero di ampi spazi per Pronto Soccorso e Reparti come Urologia; aumento posti letto in P. S., 59 subito e 24 nella nuova sala accoglienza per pazienti in attesa di risultati, prime cure ed analisi. Ma non ci si ferma qui
«No certo, da un lato l’impegno è sui versanti “strategici” per trasformare il complesso ospedaliero in strumento d’eccellenza: attivazione di telemedicina per la cura tumori, col Polo onco-ematologico che diverrà una struttura d’avanguardia e la convenzione firmata con Regione ed Unical per Policlinico e Facoltà di Medicina ci offrirà 1 robot a giugno per la chirurgia di precisione; dunque aumenteranno qualità e quantità delle cure, senza calcolare, al momento, quanti benefici avrà chi potrà iscriversi ai corsi di laurea e specializzazione. Dall’altro si inizia a metter ordine nella struttura interna; ho disposto di preparare la “Mappa competenze”, riorganizzare totalmente l’Area Chirurgica per individuare inefficienze che strozzano i servizi ai pazienti, sale operatorie che funzionano solo al 60% sono inaccettabili, bisognarivedere tutto: anche dopo la fine della fase acuta della pandemia si sono avuti cali di produzione pesanti nel 2022: 10, 15, punte di 20 mil. di €. Non è ammissibile. Insisteremo perché tutti gli operatori seguano Protocolli e Linee operative nazionali. Abbiamo già effettuato ricambi nel personale e stiamo reclutando, 77 nuove assunzioni per arrivare alle 233 concesse dall’ “avaro” piano nazionale»
Lei ha avuto incontri col vicario del Laicato mons. Giovinco, col cappellano della Polizia, mons. De Vecchio, con l’amministratore apostolico mons. Piemontese, auspicando collaborazione con diocesi ed associazioni
«Si e spero di incontrare quanto prima il neoarcivescovo Checchinato, per collaborare ad fare della sanità il presidio di "uguaglianza delle cure" con attenzione agli ultimi, nella dottrina tracciata da Papa Francesco. Voglio aprire l'ospedale a cittadini, associazioni, media, è attivo il “Filo diretto” per inviare mail segnalando problemi a: aiutaciamigliorare@aocs.it. Ho avviato un nuovo modello di relazioni aziendali, con sindacati dei medici ed eletti nelle RSU, siglando un Patto con distinzione e reciprocità di responsabilità, nello svolgere ognuno il proprio compito, per: ripristino delle regole, abbattimento liste attesa, trasparenza di procedure amministrative, gare, norme, acquisti ed assunzioni regolate. L'Ospedale non è mio ma di tutti, ad esempio in Pronto Soccorso dopo tutte le novità in itinere e aver messo in condizione i professionisti presenti di lavorare al meglio, tocca a loro, se non migliora si agirà di conseguenza».
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