Il dolore del Vescovo di Stoccolma
"Un atto orribile di terrorismo, viviamo in un mondo di male”.
Oggi i negozi saranno aperti normalmente, tuttavia la polizia chiede di non recarsi nel centro storico di Stoccolma, se non è indispensabile. La stazione centrale resta chiusa, ma la metropolitana funziona e ancora non si hanno notizie precise sull’attentatore che ieri, poco prima delle 15, si è lanciato con un camion rubato contro le persone in strada nel centro storico della capitale svedese. Il bilancio delle vittime, reso noto nella serata di ieri dalla polizia, è di 4 morti e 15 feriti, alcuni di loro molto gravi. “Stoccolma ha subito un atto orribile di terrorismo e siamo tutti scioccati e costernati che la violenza insensata e spietata sia arrivata così vicino a noi”, scrive il vescovo cattolico di Stoccolma, Anders Arborelius, ai suoi fedeli in un messaggio rilanciato dal Sir. “Sempre più ci rendiamo conto che viviamo in un mondo di male e di quanto noi esseri umani siamo vulnerabili”, afferma il vescovo che chiede di pregare per le vittime e le loro famiglie. “Dopo ciò che è successo, la croce di Gesù ci sarà ancora più vicina” e “dovremo unire la nostra sofferenza qui nel nostro Paese con la sofferenza del crocifisso per la salvezza del mondo”. Solo Gesù, conclude mons. Arborelius, “ci può dare speranza e fiducia nella difficoltà e nella fatica”, perché “con la sua risurrezione ha sconfitto il peccato e la potenza della morte. La croce porta sempre alla vittoria pasquale”.
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