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Il sogno di Marte? A furor di sponsor

Missione Mars One.

Il sogno di Marte? A furor di sponsor
Tutti su Marte! Beh, proprio tutti no. Il progetto Mars One infatti prevede entro il 2025 l’insediamento sul pianeta rosso di una colonia permanente di umani inizialmente composta da 4 persone. Poi, ogni due anni, arriverà un nuovo gruppo di altre 4 persone. Ovviamente, si tratterebbe di un viaggio di sola andata, senza più ritorno alla Terra. Il progetto, a dire il vero, appare un po’ “bizzarro”, ma la macchina realizzativa è già in moto, per la gioia del suo ideatore e coordinatore, il ricercatore olandese Bas Lansdorp. Poiché si tratta di un’iniziativa privata, la fondazione istituita allo scopo da Lansdorp si è messa alla ricerca di sponsor e investitori per racimolare quei pochi “spiccioli” - circa 6 miliardi di dollari - stimati necessari per l’impresa. E li ha trovati. Tra questi, una nota casa di produzione televisiva, che ha pensato bene di trasformare l’intera iniziativa in un gigantesco reality show. Selezione dei candidati compresi. Se ne sono presentati ben 202.586 e, tra di loro, è stata fatta una prima scrematura sulla base di adeguate caratteristiche fisiche e psichiche, individuando i primi 100 soggetti. Ma sarà il pubblico a decidere, col proprio voto, chi tra questi 100 formerà il quartetto che intraprenderà per primo il viaggio tanto ambito. Naturalmente, tutto si svolgerà sotto l’occhio indiscreto delle telecamere. Insomma, più che una valida iniziativa scientifica, un potenziale affarone. Come del resto dimostra la sostanziale “stroncatura” del progetto da parte del Mit (Massachusetts Institute of Technology), di Chris Welch, direttore della International Space University e degli ex-astronauti Buzz Aldrin e Ulrich Walter, solo per citarne alcuni.
Che la Terra, in qualche miliardo d’anni, tenderà a trasformarsi progressivamente in un luogo ostile e non più abitabile è cosa risaputa. Sarà bene, dunque, cominciare a preoccuparsi di trovare soluzioni alternative, perché il tempo “passa in fretta”. Ma da qui a illudere e strumentalizzare la gente con simili iniziative c’è una bella differenza. Quante iniziative utili per il benessere del nostro pianeta si sarebbero potute realizzare con i fondi raccolti per questo “fanta-reality show”? Ipotizzare di fuggire su Marte perché in futuro non si potrà più vivere sulla Terra, al momento attuale, non sembra esattamente la cosa migliore da fare. Piuttosto, sarebbe il caso di concentrarsi sulle necessarie iniziative per “custodire” con responsabilità e senso etico il nostro bel pianeta, proteggendone l’ambiente e distribuendone in maniera equa le risorse. Si può comprendere l’eccitazione d’animo che scaturisce dall’immaginarsi immortalati negli annali storici come “primi colonizzatori di Marte”. Ma non sarebbe male neanche finire annoverati sui medesimi annali per aver contribuito a “salvare” la nostra Terra dal degrado e dallo sfruttamento. 
 
Fonte: Sir
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