Meeting di Rimini, card. Tauran: le religioni devono mettere serenità
Conferenza stampa di presentazione della kermesse riminese, che quest'anno avrà anche la partecipazione del presidente del Consiglio Matteo Renzi.
“Bisogna avviare una riflessione importante sul fatto che oggigiorno le religioni fanno sempre più paura: hanno smesso di portare conforto e pace, vengono avvertite come una minaccia. È compito di noi uomini di Chiesa, allora, promuovere una pedagogia del vivere insieme, spiegando l’importanza della diversità e dell’accettazione dell’altro”. Lo ha detto il presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, cardinale Jean-Louis Tauran, nel corso della conferenza stampa di presentazione della trentaseiesima edizione del meeting di Rimini. La manifestazione, nata nel 1980 per promuovere l’amicizia fra i popoli, intende proporre una riflessione e un confronto aperto su temi culturali, religiosi e politici attraverso una serie d’incontri, dibattiti, mostre, eventi musicali, letterari, sportivi. Il programma di quest’anno prevede circa 100 convegni, 14 esposizioni, 10 spettacoli e più di 15 manifestazioni sportive.“Di che è mancanza questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei pieno?” - il tema del meeting d quest'anno, che dunque avrà al centro proprio la parola "mancanza". “In questo periodo di crisi - ha detto Tauran - si avverte un ritorno al sacro, ma ciò è dovuto più a un desiderio di conforto e sicurezza che a un vero amore per la religione. Così si spiega il diffuso affidamento alle sette e ai veggenti. Il rapporto dell’uomo con il divino sta assistendo a numerosi mutamenti, e il diffondersi dell’ateismo ne è una prova. A Rimini abbiamo un appuntamento non solo con Dio, ma anche con la storia - ha concluso il cardinale - per ritrovare le nostre radici sia culturali sia religiose”.
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