Padre Cirillo (testimone): sentiamo le bombe e la gente ha tanta paura
Il padre minimo del Santuario di Paola, padre Cirillo Hennady, in questi giorni è in Ucraina dalla madre
Sono stati svegliati dalle bombe e dalle esplosioni, dopo la dichiarazione di guerra di Putin. Anche padre Cirillo Hennady, minimo del Santuario di Paola, si trova in Ucraina. In queste settimane era in visita alla madre ed ha raggiunto la comunità paolana con alcuni audio per rassicurarla ed informarla.
Questo il primo messaggio inviato in tarda mattinata:
"Sopra la testa volano aerei militarie sento esplosioni così forti che fa balzare il mio edificio che è di nove piani. Per miracolo sono intatte ancora le finestre. In molti altri edifici sono già rotte. Siamo lontani dal fronte dalle linee di fonte ma praticamente ci sono le basi militari sotto bombardamento. La gente prende in assalto negozi di alimentari, farmacia, poi le banche e i bancomat... ecco c'è un panico. Io sto facendo le cose urgenti".
I suoi confratelli, guidati dal provinciale padre Francesco Trebisonda, sono vicini a padre Cirillo ma anche ad altri confratelli ucraini dell'Ordine che vivono ed operano in Italia e all'estero. Fra questi padre Taras molto conosciuto a Paola ed attualmente a sant'Andre delle Fratte e poi al Vescovo Minimo Taras Senkiv, Eparca di Stryj degli Ucraini, una sede della chiesa greco-cattolica ucraina suffraganea dell'arcieparchia di Leopoli che conta 300mila fedeli.
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