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Un altro invito ai luterani: "scelti e in cammino"

Francesco ha incontrato mille partecipanti ad un pellegrinaggio ecumenico di luterani. Un no al proselitismo e l'invito a camminare sull'esempio dei Santi, i grandi riformatori della Chiesa.

Un altro invito ai luterani: "scelti e in cammino"

“Scelti, perdonati e in cammino: è questa la nostra identità cristiana, per pura grazia di Dio”. A tracciarla è stato papa Francesco, durante l’udienza concessa oggi, in Aula Paolo VI, ai circa mille partecipanti ad un pellegrinaggio ecumenico di luterani. “Noi non abbiamo scelto Gesù Cristo, è lui che ci ha scelto, e questo è grazia, pura grazia. Ci ha scelti uno a uno, con il nome”, le parole del Papa. "Siamo stati scelti, siamo stati perdonati e siamo in cammino: cioè siamo cristiani”.

Per Francescopiù che "dire", occorre "vivere come cristiano scelto, perdonato e in cammino. Tu devi dare testimonianza della tua vita cristiana”, che così arriva al “cuore” dell’altro. Il Papa ha evidenziato che “la Chiesa deve essere sempre riformata” e "i più grandi riformatori della Chiesa sono i santi. Uomini e donne che seguono la Parola del Signore e la praticano. Forse non sono teologi, non hanno studiato, forse è gente umile, ma questi che hanno l’anima bagnata, piena del Vangelo, sono quelli che riformano la Chiesa”. “Sia nella Chiesa luterana che nella Chiesa cattolica ci sono stati e ci sono uomini e donne di questo genere, col cuore santi, che seguono il Vangelo”, ha assicurato Francesco: “Questi riformano la Chiesa”.

“La malattia, il peccato che Gesù condanna di più è l’ipocrisia” - ha ricordato il pontefice. “Mi piacciono i cattolici e i luterani buoni, quelli che seguono la fede di Gesù Cristo, non mi piacciono i cattolici e i luterani tiepidi”, ha detto Francesco, stigmatizzando inoltre “quelli che vogliono difendere il cristianesimo e sono contro i rifugiati e le altre religioni”. “Non è una cosa di ieri, ma dei giornali, dei telegiornali di tutti i giorni”, ha commentato. “Non si può essere cristiano senza vivere come cristiano”; ha ammonito a proposito dell’ipocrisia: “non si può essere cristiano senza praticare le beatitudini, senza fare quello che Gesù ci insegna in Matteo 25”, definito da Francesco “il protocollo col quale tutti noi saremo giudicati”. “Gesù ammonisce i suoi discepoli contro questo peccato: ‘guardatevi dal lievito dell’ipocrisia’”. “Cacciare via quello che ha bisogno del mio aiuto”, l’atteggiamento rimproverato dal Papa: “Se mi dico cristiano e faccio queste cose, sono un ipocrita”.

Fonte: Sir
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