Il libro di Mandato nel solco dell'impegno dei Cavalieri del Santo Sepolcro
La presentazione di "Guidati da una stella" al Seminario dell'Eparchia con le relazioni del Preside OESSG d'Elia e monsignor Mario Merenda.
Sabato 10 febbraio presso il Salone delle Conferenze del Seminario Maggiore Eparchiale Italo-Greco-Albanese di Cosenza la Sezione bruzia dei Cavalieri dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, all’interno della Lectio catechetica mensile rivolta specificatamente ai cavalieri e alle dame e, ciò nonostante, aperta a tutta la cittadinanza, si è tenuta la presentazione del volume dell’Avvocato Fabio Mandato: Guidati da una stella. Il romanzo del piccolo Gesù di Nazareth, tra angeli, amore e profezie edito nel 2017 da Marcianum Press (Venezia, 2017) con presentazione del Reverendo Sac. Enzo Gabrieli, Direttore dell’Ufficio per Pastorale della Comunicazione dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano. Ad aprire i lavori è stato il preside dei Cavalieri, professore Antonio D’Elia, che ha rivolto i saluti ai numerosi convenuti, a padre Antonio Lanza, rettore del Seminario ospitante, a monsignor Mario Merenda, priore della Delegazione “Paola – San Francesco”dei Cavalieri del Santo Sepolcro, al preside emerito professore dott. Aldo Scarpelli, all’Autore. Il preside D’Elia ha sottolineato come il testo dell’ Avvocato Mandato ben rientra nel percorso di formazione, di catechesi dei Cavalieri, poiché scritto alla luce della testimonianza e della preghiera, dentro e oltre il genere propriamente del romanzo. Il Professore D’Elia ha ricordato che il professore Aldo Scarpelli ha istituito a suo tempo proprio un gruppo “Cultura -Spiritualità” che unisse i due piani su un unico processo informativo. Il Preside D’Elia ha ringraziato, poi, padre Lanza per aver ospitato i Cavalieri del Santo Sepolcro. Il rettore del Seminario Eparchiale nel suo indirizzo di saluto si è detto lieto di accogliere le iniziative dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro, e si è soffermato sulla particolare formazione del cristiano e sulla peculiare liturgia del rito Italo-Greco-Albanese, che, pur diversa dal rito “latino” è identica evidentemente nella sostanza, anzi procede dentro un “identico modulo orante”, che è proprio dell’unica Chiesa, pur, appunto, nelle sue diverse “manifestazioni”. Indicando nel titolo del libro di Fabio Mandatol’unione tra Occidente ed Oriente. Unione “cucita” dal passaggio della stella: moto creativo di Dio tra i segni della salvezza. Monsignor Mario Merenda, relatore principale, ha spiegato l’epifania di Dio nella e per la maternità virginea di Maria, sostando attraverso la contemplazione delle figure descritte in Guidati da una stella: dai pastori agli angeli ai magi. Un continuo moto di preghiera e riflessione critica ha mosso la Lectio di don Mario Merenda, sviscerando i moduli di adesione dell’uomo di quel tempo (tempo della nascita del Cristo) e di tutti i tempi nella scansione interiore che anche il Verbo facendosi carne ha inglobato da uomo e da Dio. L’invito di don Mario si è rivolto a tutti i presenti e all’Autore, individuando nel processo formativo del credente Fabio Mandato il motore propulsivo della testimonianza, che per essere tale “deve essere” continua e procedere attivamente, appunto, nel tempo e nello spazio. Testimone di ciò l’esemplarità del giovane giornalista avvocato cosentino quale scrittore e promotore culturale. Ha poi aperto la riflessione critica l’Autore, esponendo il proprio percorso di fede e culturale alla luce rivelativa del Logos. Si è soffermato, quindi, sul passaggio assai profondo tra Incarnazione e accettabilità da parte della mente umana, quindi, di accogliere-non accogliere il Dio fattosi carne. Esponendo al contempo i moti teologici e primariamente di fede che lo hanno mosso a scrivere il testo, quasi sotto la guida della meditazione del rosario, in cui il libro va metaforicamente incardinato. Il risultato letterario si va ad unire alle premesse storico-filologigche e di fede dell’Autore. Proponendo con sottile garbo la rilettura intima del suo approccio ai Scari Testi: dall’Antico al Nuovo Testamento. Basando la propria esperienza di giornalista impegnato e di avvocato vicino alle esigenze di coloro che vivono nel disagio sociale e, se fosse possibile dire, “spirituale”. Fabio Mandato (coinvolto anche nel sociale con la propria consulenza legale, già autore di altre opere letterarie, studioso dei percorsi teologici) ha ripreso proprio il carisma dei Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme individuando il loro processo di testimoni a partire dal Luogo da cui tutto ha avuto origine: Gerusalemme, che è prefigurazione della Gerusalemme Celeste. E l’augurio del professore Scarpelli all’Autore si è rivolto nella direzione del proseguimento della sua esperienza di scrittore e uomo di fede verso la rilettura della seconda e fondativa tappa della Scrittura: la morte e resurrezione di Cristo. Ed è alla luce dell’esperienza unica della Tomba vuota che sia monsignor Merenda, come pure padre Lanza e l’Autore hanno indirizzate le parole finali del loro dire. Partendo sempre, così Fabio Mandato, dalla centralità del Logos “che è” in quanto Parola-Azione e come tale muove drammaticamente e la “Carne” e il senso dell’Essere: Dio-fattosi uomo. Dalla mangiatoia al Sepolcro, seconda e ultima mangiatoia:con questa immagine-pensiero ha concluso il Preside Antonio D’Elia, ringraziando l’Autore e i partecipanti e incentrando nella missione dei Cavalieri del Santo Sepolcro il sempre testimoniare oltre ogni utopia e dentro la concretezza dell’esperienza sconvolgente della Rivelazione fattasi, appunto, carne-parola, che si incentra dentro nesso scandaloso che il Vangelo ci propone: l’unitività tra cielo e terra.
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