DENTRO LA TV
La saga dei Medici
La colossale produzione Rai ha esordito con un buon successo di pubblico
Da tempo annunciata e – come si diceva una volta – reclamizzata in grande stile, è finalmente approdata su Rai1 (martedì ore 21.20) la nuova serie televisiva anglo-italiana “I Medici (Medici: Masters of Florence)”, dedicata alle vicende della casata aristocratica che ha guidato Firenze durante il Rinascimento. Come accade per ogni fiction, sarebbe inutile e ingenuo attendersi da questa produzione una qualche fedeltà storica nella narrazione.
Ambientata nel XV secolo, la produzione è incentrata sulla storia della famiglia che ha reso Firenze lo splendore che è ancora. Il protagonista è Cosimo de’ Medici, eletto Gonfaloniere della città nel 1434 e pilastro della signoria che per lungo tempo ha governato la città. Le riprese, girate fra il capoluogo toscano e Roma, sono durate oltre quattro mesi e – complice la possibilità di girare anche all’interno di sedi storiche già spettacolari in sé – restituiscono una fotografia di grande effetto.
La realizzazione della serie è stata curata dalla Lux Vide – la stessa che produce “Don Matteo” e molte altre fiction italiche – e il marchio di fabbrica è in qualche modo presente, pur trattandosi di una produzione che varca i confini nazionali.
La storia è soltanto il pretesto che consente agli autori di strutturare la sintassi narrativa intorno alle vicende personali e passionali dei protagonisti. Le vicende umane, romanzate a dovere, predominano sui dati storici, riportati non senza qualche inesattezza. Fra i temi che fanno da fil rouge al dipanarsi delle vicende, la moralità riveste un ruolo importante. Al punto da restituire agli spettatori un Cosimo de’ Medici a tutto tondo, figlio sensibile e obbediente, fratello attento e premuroso e capace di un amore profondo nei confronti della lavandaia Bianca (interpretata dall’ex Miss Italia Miriam Leone). Fino al mutamento del carattere quando, per favorire l’ascesa del padre, arriva a tradire gli amici.
L’attesa e le aspettative per il debutto della serie erano alte, sia rispetto alla notorietà del cast che per l’anticipazione di grandiosità e sfarzosità che i vari promo hanno proposto al pubblico per lanciare la nuova produzione. Fra i tanti nomi di richiamo, oltre a quelli degli attori italiani già protagonisti di molte fiction nostrane, spiccano quelli di Richard Madden, l’attore scozzese che ha interpretato Robb Starl in “Il Trono di Spade” e che qui è Cosimo de’ Medici – e di Dustin Hoffman, che non ha bisogno di presentazioni.
La scelta narrativa si fonda sul flash-back: la prima puntata è iniziata con la morte di Giovanni de’ Medici, interpretato da Dustin Hoffman; l’immediata presenza scenica dell’attore americano ha senz’altro contribuito a catturare l’attenzione degli spettatori portandoli subito dentro l’azione. Dal decesso del patriarca si è passati alla ricostruzione degli ultimi vent’anni della sua famiglia e delle vicissitudini che hanno condotto a quell’epilogo.
Come dichiarato dagli autori in sede di presentazione, la serie nasce dall’interesse specifico per l’epoca della nascita del ceto borghese e per il proficuo protagonismo di Giovanni de’ Medici, figlio di un mercante di lana fiorentino, che divenne il primo banchiere del Papa e avviò quella rivoluzione economica, politica e artistica di cui ancora oggi Firenze conserva, fortunatamente, le tracce. A prescindere da qualsiasi eventuale tradimento della storia in versione fiction.
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