Ritorna il passato, coppia in crisi
“45 anni” mostra come sia difficile conoscere l’altro anche dopo un lungo matrimonio.
Kate e Geoff si apprestano a festeggiare i loro 45 anni di matrimonio. Una data strana da festeggiare, ma l’anno in cui ne compivano quaranta Geoff era sotto i ferri per un intervento al cuore e per questo i due anziani coniugi hanno deciso di celebrare l’anniversario insolito dei 45 anni. Sono una coppia affiatata, che ormai non ha bisogno più di parole per capirsi e prendersi cura l’uno dell’altra. Vivono fuori Londra, nella campagna, in una casa immersa nel verde. Ogni mattina Kate passeggia a lungo con il suo cane e poi torna a preparare la colazione al marito. Le giornate scorrono tranquille, tra un tè, un libro letto, qualche incursione in città. Forse sono un po’ soli, senza i pianti di qualche nipote a rallegrare la loro vita, ma sono insieme. “45 anni”, diretto da Andrew Haigh, ci racconta come l’esistenza semplice ed apparentemente felice e senza scosse di questa coppia stia per essere travolta da un evento che metterà in dubbio ogni cosa. La pellicola, che ha vinto al Festival di Berlino il premio per i due bravissimi interpreti (Charlotte Rampling e Tom Courtenay), è un ritratto di una coppia che sembra avere tutto e che, improvvisamente, s’incrina; un’analisi attenta ai minimi dettagli come, nel passato, anche se con più severità e austerità, faceva il grande cineasta svedese Ingmar Bergman. L’anatomia di una relazione, la messa in evidenza di quanto sia difficile e complesso vivere a due, un “lavoro” che si deve compiere ogni giorno e che richiede sincerità, confronto, disponibilità. Un film che ci fa porre il dubbio, lancinante, di quanto conosciamo le persone che sono a noi più vicine, di quanto la nostra vita sia “vera” o sia tutto basata su una menzogna.
Kate, infatti, vede crollare tutte le sue certezze matrimoniali non appena arriva a Geoff una lettera che riguarda il suo passato. La lettera comunica all’uomo il ritrovamento del corpo della ex compagna, conservato per cinquant’anni dai ghiacciai delle Alpi svizzere. Era il 1962, l’anno in cui Geoff si era promesso a un’altra, un’altra donna poi inghiottita dalla montagna durante un’escursione. Comprensibilmente scioccato, Geoff rassicura Kate sul suo stato d’animo e prova a voltare pagina. Ma qualcosa nel profondo si agita e dal passato riemerge, compromettendo una serenità a lungo coltivata. A poco a poco, nonostante la reticenza del marito, Kate viene a scoprire una serie di dettagli di cui non sapeva nulla e che la gettano nell’assoluta prostrazione. Stretta in un abbraccio e in un lento nel giorno del loro anniversario, Kate prova a capire se il loro è (stato) vero amore o solo “fumo negli occhi” come canta la canzone dei Platters, quella che li ha fatti incontrare. La pellicola non ci dà risposte, ci lascia con un finale aperto: che succederà a questa coppia? Supereranno questa crisi, insieme? Kate accetterà il passato di Geoff di cui non sapeva nulla? E soprattutto accetterà di non sapere se il suo matrimonio è stato soltanto un “ripiego”? E Geoff, da parte sua, ritornando a pensare a quel passato, che aveva nascosto e chiuso in un cassetto, cosa farà? La pellicola è girata come un diario intimo, che registra ogni singolo momento della vita di questi due personaggi, ce li racconta in un modo autentico. Spingendoci a riflettere su temi importanti, senza clamore ma con la sola forza della verità della realtà.
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