SI AVVERA IL SOGNO: NUOVO DIZIONARIO TEOLOGICO INTERDISCIPLINARE
Il volume desiderato dal biblista e vescovo emerito di Mondovì, Luciano Pacomio, con la collaborazione di Aime, Gariglio, Guasco, Piola, Zeppegno
Una nuova edizione e non un semplice aggiornamento. Il "Nuovo dizionario teologico interdisciplinare" (NDTI) è da poco in libreria, fortemente voluto da mons. Luciano Pacomio che 43 anni fa, per la Marietti aveva curato la prima versione del Dizionario teologico interdisciplinare (DTI). Il volume, di quasi 900 pagine è edito da Dehoniane, rappresenta un sogno che si realizza, come Pacomio stesso ammette subito nella prefazione. «Anch’io avevo un sogno. – Scrive. Posso dire onestamente che è in attuazione. Giacché ho desiderato ardentemente che fosse edito un nuovo Dizionario Teologico Interdisciplinare e contemporaneamente corrispondesse ai piccoli desideri che ‘mi frullavano nel cuore’". Si augura che "Possano essere molti i lettori che con sapiente pazienza leggeranno e gusteranno a una a una le pagine di questo NDTI. Ritengo che esperimenteranno una fatica ben ripagata. È una delle piccole mirabili esperienze del “giogo soave e leggero” che contribuisce alla nostra felicità possibile». Mons. Pacomio ha coinvolto in questo suo progetto un gruppo di professori e di studiosi delle varie tematiche. Nell’introduzione uno di loro, Oreste Aime, illustra come l’edizione del 1977, realizzata a poco più di dieci anni dalla conclusione del concilio Vaticano II, pubblicata in tre volumi, raccoglieva il meglio della teologia italiana secondo una formula innovativa ma non ripresa nei decessi successivi. La nuova edizione 2020 "intende -spiega Aime – riprendere e rinnovare quella formula in un contesto ecclesialmente e culturalmente profondamente mutato. Esiste dunque una continuità ideale tra le due opere, per quanto modulata in realizzazioni diverse, soprattutto nell’impianto della cornice che è divenuta un’altra cosa".Nel team Luciano Pacomio ha coinvolto oltre ad Aime che ha seguito la sezione filosofica, Maurilio Gausco e Bartolo Gariglio per le parti di storia e scienze dell’uomo, Alberto Piola per i settori teologico, dogmatica e liturgia, e Giuseppe Zeppegno per la sezione teologia e morale (ha inoltre trattato l’ultimo capitolo dedicato a ‘’Covid-19. Il presente e il futuro del mondo’’. Sono loro che hanno intercettato e avviato la collaborazione con una novantina di autori, tra cui professori e docenti di varie Università e Facoltà teologiche di tutta l’Italia, Marcello Semeraro di recente nomina cardinalizia, il presidente del Pontificio Consiglio, card. Gian Franco Ravasi, e ancora mons. Pierangelo Sequeri, mons. Piero Coda, l’esperto di comunicazione don Fabrizio Casazza, la teologa Cristina Simonelli e la storica Marta Margotti. Per spiegare il senso di questo lavoro Pacomio sottoliena: <Oso ritenere che è una vera piccola attestazione di che cosa meravigliosa sia la “tradizione apostolica”. Non solo e non tanto perché tra gli autori ci sono illustri vescovi ma perché ogni autore si è espresso grato, rispetto a un passato di insegnamento e di pensieri a cui è debitore, ma si è sapienzialmente inserito in quel dibattito, dialogo, ricerche-proposte-magistero autorevolissimo che è il concilio ecumenico Vaticano II>.
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